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Rischio sismico dei beni culturali: nuove Linee guida

Rischio sismico dei beni culturali: nuove Linee guida

Indicazioni per la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale, con riferimento alle NTC

Vedi Aggiornamento del 13/11/2012
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 13/11/2012
01/03/2011 - Con la Direttiva del 9 febbraio 2011, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 26 febbraio scorso, sono state emanate le nuove Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle Norme Tecniche per le Costruzioni.
 
Il provvedimento disciplina le modalità applicative e le attività di monitoraggio sullo stato di conservazione del patrimonio culturale tutelato, con riferimento alle NTC di cui al DM 14 gennaio 2008 e alla Circolare 617/2009 contenente Istruzioni per l’applicazione delle NTC.
 
Ricordiamo che una prima versione di Linee Guida è stata emanata con la Direttiva del 12 ottobre 2007, (leggi tutto). Successivamente sono intervenute le nuove NTC (DM 14 gennaio 2008), per cui è stato necessario aggiornare le Linee Guida per la valutazione del rischio sismico dei beni culturali.
 
La nuova Direttiva si propone di delineare un percorso di conoscenza, valutazione del livello di sicurezza nei confronti delle azioni sismiche e progetto degli eventuali interventi, concettualmente analogo a quello previsto per le costruzioni non tutelate, ma opportunamente adattato alle esigenze e peculiarità del patrimonio culturale, al fine di formulare, nel modo più oggettivo possibile, il giudizio finale sulla sicurezza e sulla conservazione garantite dall’intervento di miglioramento sismico. Il documento è riferito alle sole costruzioni in muratura.
 
I capitoli della Direttiva forniscono indicazioni per definire l’azione sismica, in relazione alla pericolosità del sito ed alla destinazione d’uso del manufatto, e la capacità della struttura, attraverso una corretta conoscenza e modellazione del manufatto:
- nel capitolo 2 sono indicati i requisiti di sicurezza da considerare per i beni architettonici di valore storico artistico;
- nel capitolo 3 vengono fornite indicazioni per un’accurata definizione dell’azione sismica;
- il capitolo 4 spiega che la conoscenza del manufatto dovrà essere acquisita, tenendo presente quanto indicato al punto C8A della Circolare, conformemente a quanto previsto dal programma per il monitoraggio dello stato di conservazione dei beni architettonici tutelati (Allegato A), finalizzato all’acquisizione della conoscenza del patrimonio culturale italiano;
- nel capitolo 5 sono illustrate le diverse possibilità di modellazione del comportamento strutturale di una costruzione storica in muratura;
- nel capitolo 6 sono descritti i criteri da seguire per il miglioramento sismico, ovvero per la riduzione delle vulnerabilità accertate a seguito della conoscenza, della modellazione e dell’osservazione degli eventuali danni.

La nuova direttiva entrerà in vigore novanta giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta.
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