Rinnovabili, le Marche attuano le linee guida
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RISPARMIO ENERGETICO
Rinnovabili, le Marche attuano le linee guida
Possibile la presentazione dei dati catastali e del piano particellare dopo la domanda di autorizzazione unica
Vedi Aggiornamento del 22/09/2011
Vedi Aggiornamento del 22/09/2011
22/03/2011 - Le Marche recepiscono le linee guida nazionali per la costruzione e l’autorizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Con la Delibera 255/2011, la Regione attua quanto stabilito dalle linee guida - DM 10 settembre 2010 - in materia di autorizzazione unica degli impianti ai sensi del D.lgs 387/2003.
La delibera prevede che i dati catastali e il piano particellare per l’apposizione del vincolo all’esproprio, possano essere presentati dopo la domanda di autorizzazione unica o durante la fase istruttoria. Questo perché spesso gli impianti subiscono modifiche che si ripercuotono sulla loro ubicazione.
La documentazione tecnica allegata all’istanza di autorizzazione unica può essere inviata, oltre che in formato cartaceo, anche su supporto informatico.
La fideiussione bancaria, che deve tenere in considerazione il valore delle opere e il recupero ambientale, deve essere attivata contestualmente all’avvio dei lavori a favore dei comuni interessati.
Nel caso in cui sia necessaria la procedura di VIA o di verifica di assoggettabilità, si determinano oneri aggiuntivi dello 0,01%.
La delibera dedica agli impianti idroelettrici che necessitano della concessione di derivazione d'acqua un allegato che spiega il percorso da seguire per lo svolgimento del procedimento di autorizzazione e pubblicità degli atti.
Per l’eolico resta valido quanto stabilito dalla Delibera 829/2007, che specifica gli indirizzi ambientali e i criteri tecnici per l’installazione sul territorio marchigiano.
Il recepimento delle linee guida nazionali è avvenuto in ritardo rispetto ai termini di legge. Il limite di 90 giorni per gli adempimenti regionali è infatti scaduto a gennaio.
La delibera prevede che i dati catastali e il piano particellare per l’apposizione del vincolo all’esproprio, possano essere presentati dopo la domanda di autorizzazione unica o durante la fase istruttoria. Questo perché spesso gli impianti subiscono modifiche che si ripercuotono sulla loro ubicazione.
La documentazione tecnica allegata all’istanza di autorizzazione unica può essere inviata, oltre che in formato cartaceo, anche su supporto informatico.
La fideiussione bancaria, che deve tenere in considerazione il valore delle opere e il recupero ambientale, deve essere attivata contestualmente all’avvio dei lavori a favore dei comuni interessati.
Nel caso in cui sia necessaria la procedura di VIA o di verifica di assoggettabilità, si determinano oneri aggiuntivi dello 0,01%.
La delibera dedica agli impianti idroelettrici che necessitano della concessione di derivazione d'acqua un allegato che spiega il percorso da seguire per lo svolgimento del procedimento di autorizzazione e pubblicità degli atti.
Per l’eolico resta valido quanto stabilito dalla Delibera 829/2007, che specifica gli indirizzi ambientali e i criteri tecnici per l’installazione sul territorio marchigiano.
Il recepimento delle linee guida nazionali è avvenuto in ritardo rispetto ai termini di legge. Il limite di 90 giorni per gli adempimenti regionali è infatti scaduto a gennaio.
Norme correlate
Delibera/zione 08/03/2011 n.255
Regione Marche - D.M. 10 settembre 2010 del Ministro dello Sviluppo economico - Recepimento linee guida nazionali per l'autorizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili
Decreto Ministeriale 10/09/2010
Ministero dello Sviluppo Economico - Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili
Decreto Legislativo 29/12/2003 n.387
Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricita'
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