
Quarto Conto Energia, i Comuni: 'riduzione più graduale delle tariffe'
NORMATIVA
Quarto Conto Energia, i Comuni: 'riduzione più graduale delle tariffe'
GIFI/Anie replica a Confindustria: ‘il fotovoltaico ha evidenti vantaggi per il sistema Paese’
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del 19/05/2011
26/04/2011 - Nel dibattito sul quarto Conto Energia per il fotovoltaico interviene l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) che ha presentato le proprie osservazioni e richieste di modifica alla bozza del decreto sugli incentivi al fotovoltaico, che sarà sul tavolo della Conferenza Unificata il prossimo 28 aprile.
Nel documento l’Associazione prende atto dell’estrema urgenza per l’approvazione della norma ma evidenzia che “l’impegno preso dal Ministro Romani a concertare il contenuto del provvedimento con gli enti locali non è stato rispettato”. Le proposte di modifica dell’Anci sono finalizzate a dare certezza al mercato fino al 2016 e a coniugare le esigenze delle imprese, del territorio e dei cittadini.
Per quanto riguarda il regime transitorio 2011-2012, l’Anci ritiene che il decalage previsto per le due tipologie di impianto, piccoli e grandi, rischia di non tutelare gli investimenti in corso - importanti anche alla luce della recente scelta del Governo di abbandonare la strada del nucleare - e di essere eccessivamente penalizzante per gli impianti integrati sugli edifici.
L’Anci propone quindi una maggiore gradualità nella riduzione delle tariffe, che non superi, per i piccoli impianti, il 10% per il 2011 e il 20% nel 2012. Per quanto riguarda, inoltre, l’introduzione del nuovo Registro per i grandi impianti, l’Anci chiede la garanzia di efficienza del sistema e dei soggetti deputati al controllo e alla gestione della connessione alla rete.
Il GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane di Confindustria ANIE, giudica positivamente l’innalzamento della potenza incentivabile da 8.000 MW a 23.000 MW, prevista dal decreto sul Conto Energia, ma evidenzia alcune criticità. “È importante fare presto - afferma Valerio Natalizia Presidente di ANIE/GIFI. Ogni giorno che passa le aziende del settore sono sempre più in difficoltà”.
“Il fotovoltaico - spiega Natalizia - ha evidenti e ben documentati vantaggi per tutto il sistema economico-produttivo nazionale, per i consumatori di energia e per le finanze dello Stato”. Questo aspetto - aggiunge - va sottolineato “anche all’interno di Confindustria, mettendo in risalto i notevoli benefici che questo settore ha portato e porterà a livello di sistema Paese. L’Italia ha deciso di puntare su questa fonte energetica per il prossimo futuro ed è bene che tutti, anche chi in Confindustria dice che il IV Conto Energia è troppo generoso, convergano in maniera costruttiva verso questa direzione”.
Una chiara risposta, quindi, alle dichiarazioni di Agostino Conte, vice presidente del Comitato Energia di Confindustria, che nei giorni scorsi ha definito “un colpo micidiale all’apparato industriale italiano” i 7 miliardi di euro annui destinati al fotovoltaico (leggi tutto).
APER, Assosolare e Asso Energie Future ribadiscono le loro perplessità sui contenuti del decreto sul quarto Conto Energia. Contestano, ad esempio, l’assenza di qualsiasi meccanismo di tutela dei diritti acquisiti; l’introduzione di CAP/limiti annui rigidi e di un Registro Preventivo che determineranno speculazioni, incertezze ed extra costi dovuti all’incremento della burocrazia; l’assegnazione della tariffa incentivante in base all’entrata in esercizio degli impianti e non in base alla fine lavori certificata, con conseguenti incertezza e ritardi legati ai tempi di connessione.
Le Associazioni chiedono alla Conferenza Stato-Regioni un significativo riesame del decreto e propongono una serie di emendamenti, tra cui l’introduzione di un modello dinamico senza cap rigidi; l’eliminazione del registro preventivo per i grandi impianti; la modifica della procedura di certificazione di fine lavori degli impianti (proposte delle Associazioni).
Nessun limite di potenza per il solare sui tetti, salvaguardia degli investimenti avviati, adozione del modello tedesco già dal 2012. Sono questi, in sintesi, gli emendamenti che la Regione Puglia presenterà al Governo per correggere lo schema di decreto sul quarto Conto Energia.
Relativamente al solare sui tetti, detto anche solare strutturale, la Puglia sta promuovendo questo tipo di produzione anche per l’autoconsumo di aziende e famiglie, e per questo chiederà che l’incentivo non abbia limiti legati alla potenza elettrica installata. Per gli impianti già terminati, chiederà che la scadenza degli incentivi secondo l’attuale Conto Energia sia prorogata di 6 mesi, cioè dal 31 maggio al 31 dicembre 2011. Il terzo emendamento chiede al Governo di adottare per intero il modello tedesco (già previsto dal decreto a cominciare dal 2013), sin dal 1° gennaio 2012. Il modello tedesco prevede incentivi con un tetto predefinito, che si rimodula poi a seconda delle richieste del mercato.
Nel documento l’Associazione prende atto dell’estrema urgenza per l’approvazione della norma ma evidenzia che “l’impegno preso dal Ministro Romani a concertare il contenuto del provvedimento con gli enti locali non è stato rispettato”. Le proposte di modifica dell’Anci sono finalizzate a dare certezza al mercato fino al 2016 e a coniugare le esigenze delle imprese, del territorio e dei cittadini.
Per quanto riguarda il regime transitorio 2011-2012, l’Anci ritiene che il decalage previsto per le due tipologie di impianto, piccoli e grandi, rischia di non tutelare gli investimenti in corso - importanti anche alla luce della recente scelta del Governo di abbandonare la strada del nucleare - e di essere eccessivamente penalizzante per gli impianti integrati sugli edifici.
L’Anci propone quindi una maggiore gradualità nella riduzione delle tariffe, che non superi, per i piccoli impianti, il 10% per il 2011 e il 20% nel 2012. Per quanto riguarda, inoltre, l’introduzione del nuovo Registro per i grandi impianti, l’Anci chiede la garanzia di efficienza del sistema e dei soggetti deputati al controllo e alla gestione della connessione alla rete.
Il GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane di Confindustria ANIE, giudica positivamente l’innalzamento della potenza incentivabile da 8.000 MW a 23.000 MW, prevista dal decreto sul Conto Energia, ma evidenzia alcune criticità. “È importante fare presto - afferma Valerio Natalizia Presidente di ANIE/GIFI. Ogni giorno che passa le aziende del settore sono sempre più in difficoltà”.
“Il fotovoltaico - spiega Natalizia - ha evidenti e ben documentati vantaggi per tutto il sistema economico-produttivo nazionale, per i consumatori di energia e per le finanze dello Stato”. Questo aspetto - aggiunge - va sottolineato “anche all’interno di Confindustria, mettendo in risalto i notevoli benefici che questo settore ha portato e porterà a livello di sistema Paese. L’Italia ha deciso di puntare su questa fonte energetica per il prossimo futuro ed è bene che tutti, anche chi in Confindustria dice che il IV Conto Energia è troppo generoso, convergano in maniera costruttiva verso questa direzione”.
Una chiara risposta, quindi, alle dichiarazioni di Agostino Conte, vice presidente del Comitato Energia di Confindustria, che nei giorni scorsi ha definito “un colpo micidiale all’apparato industriale italiano” i 7 miliardi di euro annui destinati al fotovoltaico (leggi tutto).
APER, Assosolare e Asso Energie Future ribadiscono le loro perplessità sui contenuti del decreto sul quarto Conto Energia. Contestano, ad esempio, l’assenza di qualsiasi meccanismo di tutela dei diritti acquisiti; l’introduzione di CAP/limiti annui rigidi e di un Registro Preventivo che determineranno speculazioni, incertezze ed extra costi dovuti all’incremento della burocrazia; l’assegnazione della tariffa incentivante in base all’entrata in esercizio degli impianti e non in base alla fine lavori certificata, con conseguenti incertezza e ritardi legati ai tempi di connessione.
Le Associazioni chiedono alla Conferenza Stato-Regioni un significativo riesame del decreto e propongono una serie di emendamenti, tra cui l’introduzione di un modello dinamico senza cap rigidi; l’eliminazione del registro preventivo per i grandi impianti; la modifica della procedura di certificazione di fine lavori degli impianti (proposte delle Associazioni).
Nessun limite di potenza per il solare sui tetti, salvaguardia degli investimenti avviati, adozione del modello tedesco già dal 2012. Sono questi, in sintesi, gli emendamenti che la Regione Puglia presenterà al Governo per correggere lo schema di decreto sul quarto Conto Energia.
Relativamente al solare sui tetti, detto anche solare strutturale, la Puglia sta promuovendo questo tipo di produzione anche per l’autoconsumo di aziende e famiglie, e per questo chiederà che l’incentivo non abbia limiti legati alla potenza elettrica installata. Per gli impianti già terminati, chiederà che la scadenza degli incentivi secondo l’attuale Conto Energia sia prorogata di 6 mesi, cioè dal 31 maggio al 31 dicembre 2011. Il terzo emendamento chiede al Governo di adottare per intero il modello tedesco (già previsto dal decreto a cominciare dal 2013), sin dal 1° gennaio 2012. Il modello tedesco prevede incentivi con un tetto predefinito, che si rimodula poi a seconda delle richieste del mercato.