
Stazione unica appaltante, si delinea lo scenario
Un nuovo tassello verso la regolarità, l’economicità e la trasparenza dei contratti pubblici
13/04/2011 – Garantire la regolarità dei contratti pubblici con l’istituzione della Stazione Unica Appaltante – Sua. È il contenuto della bozza di dpcm, varato ai sensi della Legge Antimafia 136/2010, con la quale è stata già introdotta la tracciabilità dei pagamenti.
Il testo, presentato la scorsa settimana, prevede una o più stazioni uniche appaltanti in ambito regionale per assicurare trasparenza, regolarità ed economicità nella gestione dei contratti pubblici.
Dal momento che ha le caratteristiche della centrale di committenza, il compito della Stazione Unica appaltante è quello di curare la procedura di gara nel suo complesso, collaborando ad individuare i contenuti del contratto, la scelta del contraente ed eventualmente a dirimere i contenziosi insorti.
Tra le altre attività il decreto individua la redazione del capitolato, la valutazione delle offerte, la nomina della commissione aggiudicatrice e la stipula del contratto.
Possono aderirvi le Amministrazioni dello Stato, regioni, enti pubblici territoriali, enti pubblici non economici, organizzazioni di diritto pubblico, associazioni, consorzi imprese pubbliche e soggetti che operano in base a diritti speciali concessi dalle autorità competenti.
La collaborazione tra Sua ed ente aderente è regolata da apposite convenzioni, che prevedono il rimborso dei costi alla centrale di committenza e devono includere anche la collaborazione con le Prefetture.
Il testo, presentato la scorsa settimana, prevede una o più stazioni uniche appaltanti in ambito regionale per assicurare trasparenza, regolarità ed economicità nella gestione dei contratti pubblici.
Dal momento che ha le caratteristiche della centrale di committenza, il compito della Stazione Unica appaltante è quello di curare la procedura di gara nel suo complesso, collaborando ad individuare i contenuti del contratto, la scelta del contraente ed eventualmente a dirimere i contenziosi insorti.
Tra le altre attività il decreto individua la redazione del capitolato, la valutazione delle offerte, la nomina della commissione aggiudicatrice e la stipula del contratto.
Possono aderirvi le Amministrazioni dello Stato, regioni, enti pubblici territoriali, enti pubblici non economici, organizzazioni di diritto pubblico, associazioni, consorzi imprese pubbliche e soggetti che operano in base a diritti speciali concessi dalle autorità competenti.
La collaborazione tra Sua ed ente aderente è regolata da apposite convenzioni, che prevedono il rimborso dei costi alla centrale di committenza e devono includere anche la collaborazione con le Prefetture.