12/04/2011 - Fotovoltaico considerato come risorsa e non costo per il Paese, ma anche certezza in tempi e modalità per la revisione degli incentivi. Sono le richieste delle associazioni operanti nel settore rinnovabili, che hanno chiesto nuovamente al Governo risposte sul Quarto Conto Energia in arrivo nei prossimi giorni.
Per Aper, Assosolare, Asso Energie Future e Grid Parity, che tornano a diffondere il contenuto delle loro proposte, il fotovoltaico dovrebbe diventare una scelta strategica per l’autonomia del Paese dalle fonti fossili. Analogamente, il Quarto conto energia dovrebbe ispirarsi ai principi di sviluppo, senza penalizzare il settore che ha finora contribuito alla creazione di diversi posti di lavoro.
Come avvenuto nei giorni scorsi, nel documento congiunto inviato all’Esecutivo, le associazioni hanno ricordato la necessità di salvaguardare gli investimenti già avviati dalle imprese, mantenendo le tariffe del Terzo conto energia fino alla fine dell’anno.
Gli operatori del fotovoltaico spingono anche per eliminare, fino al 2020, il tetto annuale sui megawatt installati e diminuire gradualmente gli incentivi secondo il modello tedesco, arrivando a un taglio massimo del 20% nel 2012.
Il documento delle associazioni tende anche a tutelare chi inizia a costruire un impianto a metà 2011, prevedendo una riduzione degli incentivi non superiore al 10%, più un ulteriore 4% in caso di raggiungimento anticipato della sogliadi 9,5 GW.
Le proposte vengono giustificate con la necessità di mantenere il livello di sviluppo e occupazione generata dal settore fotovoltaico, che secondo le associazioni è messo a rischio dal limite alle installazioni. Le banche, infatti, non sapendo quali domande possano essere accettate, potrebbero bloccare il credito.
Nei giorni scorsi Assosolare aveva lamentato una posizione di chiusura da parte del Governo, che non avrebbe considerato la richiesta di un confronto conclusivo sui contenuti definitivi del Quarto Conto Energia.

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