
Conto Energia per il solare termico: le proposte di Assolterm
NORMATIVA
Conto Energia per il solare termico: le proposte di Assolterm
Gli incentivi entreranno in vigore il 1° gennaio 2012
Vedi Aggiornamento
del 11/11/2011
23/05/2011 - Incentivi per gli impianti solari produttori di energia termica; incentivo su base tabellare per gli impianti fino a 35 kWth e commisurato all’energia termica prodotta per quelli più grandi; cumulabilità con altri incentivi pubblici; periodo di diritto all’incentivo di 5 o di 10 anni.
Sono queste le proposte di Assolterm, Associazione dei produttori di impianti solari termici, per un Conto Energia dedicato al solare termico. Le proposte sono state illustrate il 5 maggio scorso a Verona nell’ambito di Solarexpo, mostra convegno sulle energie rinnovabili.
Assolterm ha fatto il punto sul mercato del solare termico in Italia e sulle novità normative. Il mercato italiano del solare termico è il secondo a livello europeo, con un installato annuale intorno ai 500.000 metri quadrati e una capacità installata che supera i 2,5 milioni di metri quadrati. Se però si considera l’installato pro capite, l’Italia è intorno a 0,04 m2/abitante, al di sotto della media europea di 0,06 m2/abitante e ben lontani dagli 0,43 dell’Austria.
“Molto è stato fatto - ha spiegato Assolterm - ma c'è ancora tanto da fare e il DM 28/2011 di recepimento della Direttiva 2009/28/CE sembra proprio rappresentare l’occasione giusta”. Il riferimento è al cosiddetto “Conto Energia termico”, introdotto dall’art. 28 del DM 28/2011 che “ha lo scopo di assicurare una equa remunerazione dei costi di investimento ed esercizio ed è commisurato alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili” e che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2012.
Assolterm ha illustrato la propria proposta di conto energia per il solare termico:
- si applica a tutti gli impianti solari produttori di energia termica per l'acqua calda sanitaria o di processo, il riscaldamento e il raffrescamento;
- per gli impianti sotto i 35 kWth (= 50 m2), l'incentivo viene calcolato su base tabellare;
- per gli impianti da 35 kWth a 1000 kWth di potenza nominale (da 50 a 1430 m2), l'incentivo è commisurato all'energia termica effettivamente prodotta contabilizzata attraverso un contatore applicato all'impianto;
- è cumulabile con altri incentivi pubblici “non statali” (tipicamente finanziamenti in conto capitale a livello regionale, provinciale e comunale);
- per quanto riguarda il periodo di diritto all’incentivo, la proposta prevede due possibilità: 5 e 10 anni. Nel caso in cui il conto energia durasse 10 anni, si dovrebbe partire con una tariffa di 0,16 euro/kWh per arrivare a 0,10 nel 2020. Nel caso in cui durasse 5 anni, si partirebbe con una tariffa di 0,27 euro/kWh per arrivare a 0,17 nel 2020.
Le tariffe incentivanti ipotizzate - spiega Assolterm - rispondono alla necessità di dare inizialmente al mercato un impulso importante per poi decrescere significativamente negli anni successivi, man mano che decrescono i costi delle tecnologie e si sviluppa il mercato. L'obiettivo è quello di sviluppare un mercato del solare termico sano e duraturo, che risponda alle esigenze di risparmio economico ed energetico per l'utente finale e per la collettività e al raggiungimento degli obiettivi al 2020 fissati nel Piano di Azione Nazionale per le FER. La proposta - conclude Assolterm - è stata strutturata in modo da garantire la qualità degli impianti e delle installazioni ed evitare rischi di speculazione.
Sono queste le proposte di Assolterm, Associazione dei produttori di impianti solari termici, per un Conto Energia dedicato al solare termico. Le proposte sono state illustrate il 5 maggio scorso a Verona nell’ambito di Solarexpo, mostra convegno sulle energie rinnovabili.
Assolterm ha fatto il punto sul mercato del solare termico in Italia e sulle novità normative. Il mercato italiano del solare termico è il secondo a livello europeo, con un installato annuale intorno ai 500.000 metri quadrati e una capacità installata che supera i 2,5 milioni di metri quadrati. Se però si considera l’installato pro capite, l’Italia è intorno a 0,04 m2/abitante, al di sotto della media europea di 0,06 m2/abitante e ben lontani dagli 0,43 dell’Austria.
“Molto è stato fatto - ha spiegato Assolterm - ma c'è ancora tanto da fare e il DM 28/2011 di recepimento della Direttiva 2009/28/CE sembra proprio rappresentare l’occasione giusta”. Il riferimento è al cosiddetto “Conto Energia termico”, introdotto dall’art. 28 del DM 28/2011 che “ha lo scopo di assicurare una equa remunerazione dei costi di investimento ed esercizio ed è commisurato alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili” e che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2012.
Assolterm ha illustrato la propria proposta di conto energia per il solare termico:
- si applica a tutti gli impianti solari produttori di energia termica per l'acqua calda sanitaria o di processo, il riscaldamento e il raffrescamento;
- per gli impianti sotto i 35 kWth (= 50 m2), l'incentivo viene calcolato su base tabellare;
- per gli impianti da 35 kWth a 1000 kWth di potenza nominale (da 50 a 1430 m2), l'incentivo è commisurato all'energia termica effettivamente prodotta contabilizzata attraverso un contatore applicato all'impianto;
- è cumulabile con altri incentivi pubblici “non statali” (tipicamente finanziamenti in conto capitale a livello regionale, provinciale e comunale);
- per quanto riguarda il periodo di diritto all’incentivo, la proposta prevede due possibilità: 5 e 10 anni. Nel caso in cui il conto energia durasse 10 anni, si dovrebbe partire con una tariffa di 0,16 euro/kWh per arrivare a 0,10 nel 2020. Nel caso in cui durasse 5 anni, si partirebbe con una tariffa di 0,27 euro/kWh per arrivare a 0,17 nel 2020.
Le tariffe incentivanti ipotizzate - spiega Assolterm - rispondono alla necessità di dare inizialmente al mercato un impulso importante per poi decrescere significativamente negli anni successivi, man mano che decrescono i costi delle tecnologie e si sviluppa il mercato. L'obiettivo è quello di sviluppare un mercato del solare termico sano e duraturo, che risponda alle esigenze di risparmio economico ed energetico per l'utente finale e per la collettività e al raggiungimento degli obiettivi al 2020 fissati nel Piano di Azione Nazionale per le FER. La proposta - conclude Assolterm - è stata strutturata in modo da garantire la qualità degli impianti e delle installazioni ed evitare rischi di speculazione.