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Quarto Conto Energia, rinviata la firma del decreto

Quarto Conto Energia, rinviata la firma del decreto

Contrasti tra i Ministri Romani e Prestigiacomo. Il testo probabilmente al prossimo Consiglio dei Ministri

di Rossella Calabrese
02/05/2011 - Non è stato ancora firmato il quarto Conto Energia, il decreto che ridefinisce gli incentivi agli impianti fotovoltaici.
 
Motivo del ritardo, i contrasti tra i Ministri dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, e dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, sul criterio in base al quale far partire l’erogazione dell’incentivo.
 
Per il Ministro Prestigiacomo, gli incentivi vanno erogati entro due mesi dal momento del completamento dei lavori di realizzazione dell’impianto, stabilito con un’autocertificazione, indipendentemente dall’effettivo allacciamento alla rete. Questo perché chi ha avviato un investimento potrebbe essere danneggiato dai ritardi nell’allaccio dovuti alle società di gestione delle reti.
 
Per il Ministro Romani invece, l’incentivo deve partire all’entrata in esercizio dell’impianto, cioè nel momento in cui i pannelli cominciano ad immettere energia elettrica nella rete, senza imporre alle società che gestiscono le reti elettriche (in primis Enel Distribuzione e Terna) un tempo massimo per allacciare gli impianti alla rete. Il timore di Romani è che qualche imprenditore certifichi il completamento dell’impianto per incassare l’incentivo, senza che i pannelli vengano effettivamente allacciati alla rete elettrica.
 
Gli eventi degli ultimi giorni
Dopo il parere negativo da parte delle Regioni, il Ministro Prestigiacomo e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, avevano annunciato che il decreto sarebbe stato firmato venerdì 29 aprile, un giorno prima della scadenza della delega, fissata al 30 aprile (leggi tutto).
 
Ma tra giovedì e venerdì, il Ministero dell’Ambiente ha inviato le sue proposte di modifica al Ministro Romani, che però aveva un’idea diversa sull’autocertificazione come criterio per avviare l’erogazione degli incentivi.
 
Infatti, davanti ad una platea di imprenditori brianzoli, il Ministro Romani ha accennato alle divergenze con la collega dell’Ambiente: “se quella matta della Prestigiacomo non mi fa incazzare ancora oggi...” ha detto Romani, aggiungendo che “dell’autocertificazione consentitemi di dubitare, non in Lombardia per l’amor di Dio, ma in qualche altra parte d’Italia qualche dubbio sull’autocertificazione ce l’ho”. Dallo staff di Romani sono poi arrivate le scuse: le parole del Ministro sono state definite “espressioni colorite”, visto che i rapporti fra i due colleghi “sono ottimi”.
 
I prossimi step
Quasi certamente la questione sarà portata davanti al Governo e il decreto verrà esaminato nel prossimo Consiglio dei Ministri.
 
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