Lombardia, entro l’estate le linee guida per le rinnovabili
RISPARMIO ENERGETICO
Lombardia, entro l’estate le linee guida per le rinnovabili
Una riforma organica che disciplinerà tutti i tipi di fonti energetiche verdi
16/05/2011 - Entro l’estate la Regione Lombardia si doterà di nuove linee guida per la gestione di tutte le fonti energetiche rinnovabili.
Lo ha annunciato lo scorso 11 maggio l’Assessore regionale all’Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, nel corso del Seminario dedicato alle nuove energie, organizzato dalla Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
“La Lombardia - ha detto l’Assessore Raimondi - è la Regione leader nelle rinnovabili in Italia e dobbiamo rispondere a questo forte interesse da parte di cittadini e imprese con una regolamentazione il più possibile chiara, semplice, e che dia delle tempistiche certe”.
Ricordiamo che, a seguito delle Linee Guida Nazionali in materia di autorizzazione unica degli impianti di cui al DM 10 settembre 2010,tutte le Regioni sono tenute ad emanare le proprie linee guida regionali. Finora lo hanno fatto le Regioni Puglia, Emilia Romagna, Molise, Toscana, Piemonte, Basilicata, Lazio, Valle d’Aosta e Sicilia.
Ma la Regione Lombardia - afferma l’Assessore - sarebbe la prima in Italia ad intervenire nel settore con una riforma organica. “Stiamo discutendo ad ampio raggio con tutti - ha spiegato -, dagli operatori del settore agli altri Enti locali, per avere un quadro il più possibile condiviso, e faremo in modo da ricomprendere tutti i tipi di fonti rinnovabili”.
Inoltre, uno dei punti cardine su cui la Lombardia sta lavorando - ha proseguito l’Assessore - è l’efficientamento energetico, soprattutto nel settore del riscaldamento civile, che incide in Lombardia per più del 30% sull’emissione di particolato fine nell’aria. È per questo che la Regione Lombardia, già dal 2007, richiede la certificazione energetica degli edifici, processo che sta dando risultati piuttosto significativi. Ma si è puntato molto anche sulla geotermia, ossia sulla possibilità di usare l’acqua prelevata con sonde dal terreno per riscaldare e raffrescare.
Infine, il fotovoltaico che, secondo Raimondi, offre possibilità interessanti “a patto però che vengano rispettate tutte le fasi della ‘vita’ del pannello, dalla realizzazione al suo corretto smaltimento finale, e che non si speculi ad esempio a danno dei terreni agricoli”. “Ricordo - ha detto ancora Raimondi - l’importanza del fatto che il Governo abbia accolto, nel recente decreto sul nuovo Conto Energia, la nostra richiesta di riconoscere una premialità aggiuntiva per gli impianti prodotti in Italia e nell’Unione Europea, in modo da tutelare le nostre aziende e gli operatori del settore” (leggi tutto).
Nel corso del seminario, l’Assessore ha ricordato il ‘Piano per la Lombardia Sostenibile’ che si è concretizzato in investimenti pubblici per di oltre un miliardo di euro in 5 anni. “Più che sull’incentivazione a pioggia e indistinta sulle rinnovabili - ha spiegato Raimondi - abbiamo voluto investire in un percorso che accelerasse la capacità della Lombardia di riconvertirsi in una regione sostenibile”.
Lo ha annunciato lo scorso 11 maggio l’Assessore regionale all’Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, nel corso del Seminario dedicato alle nuove energie, organizzato dalla Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
“La Lombardia - ha detto l’Assessore Raimondi - è la Regione leader nelle rinnovabili in Italia e dobbiamo rispondere a questo forte interesse da parte di cittadini e imprese con una regolamentazione il più possibile chiara, semplice, e che dia delle tempistiche certe”.
Ricordiamo che, a seguito delle Linee Guida Nazionali in materia di autorizzazione unica degli impianti di cui al DM 10 settembre 2010,tutte le Regioni sono tenute ad emanare le proprie linee guida regionali. Finora lo hanno fatto le Regioni Puglia, Emilia Romagna, Molise, Toscana, Piemonte, Basilicata, Lazio, Valle d’Aosta e Sicilia.
Ma la Regione Lombardia - afferma l’Assessore - sarebbe la prima in Italia ad intervenire nel settore con una riforma organica. “Stiamo discutendo ad ampio raggio con tutti - ha spiegato -, dagli operatori del settore agli altri Enti locali, per avere un quadro il più possibile condiviso, e faremo in modo da ricomprendere tutti i tipi di fonti rinnovabili”.
Inoltre, uno dei punti cardine su cui la Lombardia sta lavorando - ha proseguito l’Assessore - è l’efficientamento energetico, soprattutto nel settore del riscaldamento civile, che incide in Lombardia per più del 30% sull’emissione di particolato fine nell’aria. È per questo che la Regione Lombardia, già dal 2007, richiede la certificazione energetica degli edifici, processo che sta dando risultati piuttosto significativi. Ma si è puntato molto anche sulla geotermia, ossia sulla possibilità di usare l’acqua prelevata con sonde dal terreno per riscaldare e raffrescare.
Infine, il fotovoltaico che, secondo Raimondi, offre possibilità interessanti “a patto però che vengano rispettate tutte le fasi della ‘vita’ del pannello, dalla realizzazione al suo corretto smaltimento finale, e che non si speculi ad esempio a danno dei terreni agricoli”. “Ricordo - ha detto ancora Raimondi - l’importanza del fatto che il Governo abbia accolto, nel recente decreto sul nuovo Conto Energia, la nostra richiesta di riconoscere una premialità aggiuntiva per gli impianti prodotti in Italia e nell’Unione Europea, in modo da tutelare le nostre aziende e gli operatori del settore” (leggi tutto).
Nel corso del seminario, l’Assessore ha ricordato il ‘Piano per la Lombardia Sostenibile’ che si è concretizzato in investimenti pubblici per di oltre un miliardo di euro in 5 anni. “Più che sull’incentivazione a pioggia e indistinta sulle rinnovabili - ha spiegato Raimondi - abbiamo voluto investire in un percorso che accelerasse la capacità della Lombardia di riconvertirsi in una regione sostenibile”.