Add Impression
Network
Pubblica i tuoi prodotti
Opere urbanizzazione primaria, il Dl sviluppo reintroduce la gara

Opere urbanizzazione primaria, il Dl sviluppo reintroduce la gara

Soppressa la possibilità di realizzazione diretta a spese del costruttore, invariati Piano Casa, Scia semplificata e sanatoria catastale

Vedi Aggiornamento del 29/07/2011
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 29/07/2011
27/06/2011 - Opere di urbanizzazione primaria con gara e non più a carico del titolare del permesso di costruire. Con la fiducia della Camera al ddl per la conversione del decreto sviluppo viene meno una delle semplificazioni in ambito di edilizia privata.
 
Come cambierà la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria
Durante l’approvazione, è stato infatti soppresso un comma dell’articolo 5 del decreto legge, in base al quale sarebbe stata possibile l’esecuzione diretta, da parte del costruttore, delle opere di urbanizzazione primaria, a scomputo dei relativi oneri, funzionali all'intervento di trasformazione urbanistica del territorio.
 
Nell’ottica di semplificazione e velocizzazione delle procedure nel settore edile, il decreto proponeva quindi di mettere queste opere a carico del titolare del titolo abilitativo. Il costruttore le avrebbe quindi realizzate a sue spese e non sarebbe stato necessario bandire una gara.
 
Dopo l’entrata in vigore del ddl di conversione, quindi, per l’esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria potrebbe diventare nuovamente necessaria una procedura di selezione.
 
Il Governo ha però accolto un ordine del giorno con cui si è impegnato a reintrodurre la disposizione nei prossimi provvedimenti legislativi.
 
Cosa rimane dopo il voto di fiducia
Tra le misure convalidate dalla fiducia ricordiamo il Piano Casa, definito anche Piano città perché offre incentivi in termini di ampliamenti volumetrici, delocalizzazioni e cambi di destinazione d’uso a quanti effettuano interventi di riqualificazione edilizia e urbanistica.
 
È passata anche la semplificazione della Scia, con tempi dimezzati da 60 a 30 giorni per i controlli da parte delle pubbliche amministrazioni.
 
Via libera all’autocertificazione per ottenere il riconoscimento della ruralità degli edifici senza incappare nelle sanzioni fissate dalle norme sull’aggiornamento catastale. Resta anche il termine del primo luglio per le sanzioni quadruplicate, introdotte col federalismo fiscale, a carico di quanti non abbiano dichiarato all’Agenzia del Territorio gli immobili sconosciuti al Catasto.
Le più lette