Fotovoltaico, Piemonte bocciato su moratoria per impianti a terra
RISPARMIO ENERGETICO
Fotovoltaico, Piemonte bocciato su moratoria per impianti a terra
Restrizioni contro le speculazioni in aree di pregio: la risposta dell’Ass. Giordano
20/06/2011 - “Il settore fotovoltaico va adeguatamente governato. Bisogna sostenerlo con convinzione, ma non si può essere disposti a tutto”. Così Massimo Giordano, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte, ha risposto alla sentenza 192/2011 della Corte Costituzionale, che ha bocciato la moratoria introdotta dalla LR 18/2010 sui nuovi impianti a terra.
La norma regionale, che blocca la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra, è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri, secondo il quale la moratoria non rientra tra le competenze regionali.
La Corte Costituzionale, che dopo aver esaminato il testo ha dato ragione al Governo, ha fatto notare come la legge regionale, rimandando in modo indefinito il rilascio delle autorizzazioni e sospendendo i procedimenti in corso, contravviene al principio di celerità e uniformità dei procedimenti autorizzativi, che devono concludersi entro 180 giorni.
Giordano ha affermato che la Regione sta lavorando a un piano energetico, da presentare entro la fine dell’anno, basato non solo sul fotovoltaico, ma anche su idroelettrico, biomasse e solare termico.
È inoltre prevista la creazione di una filiera che permetta di valorizzare le eccellenze imprenditoriali del territorio, usando materiali innovativi.
L’Assessore si è detto poi contrario alle speculazioni, evitabili con un piano regionale che impone limiti al fotovoltaico a terra per non invadere aree agricole di pregio o sottoposte a tutela del paesaggio storico, artistico e culturale.
La norma regionale, che blocca la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra, è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri, secondo il quale la moratoria non rientra tra le competenze regionali.
La Corte Costituzionale, che dopo aver esaminato il testo ha dato ragione al Governo, ha fatto notare come la legge regionale, rimandando in modo indefinito il rilascio delle autorizzazioni e sospendendo i procedimenti in corso, contravviene al principio di celerità e uniformità dei procedimenti autorizzativi, che devono concludersi entro 180 giorni.
Giordano ha affermato che la Regione sta lavorando a un piano energetico, da presentare entro la fine dell’anno, basato non solo sul fotovoltaico, ma anche su idroelettrico, biomasse e solare termico.
È inoltre prevista la creazione di una filiera che permetta di valorizzare le eccellenze imprenditoriali del territorio, usando materiali innovativi.
L’Assessore si è detto poi contrario alle speculazioni, evitabili con un piano regionale che impone limiti al fotovoltaico a terra per non invadere aree agricole di pregio o sottoposte a tutela del paesaggio storico, artistico e culturale.