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Appalti, dubbi sull’offerta economicamente più vantaggiosa

Appalti, dubbi sull’offerta economicamente più vantaggiosa

Proposta la rierca di un equilibrio tra valutazioni soggettive e oggettive su prezzo e qualità

Vedi Aggiornamento del 13/12/2011
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 13/12/2011
05/09/2011 - Equilibrio tra offerta economicamente più vantaggiosa e prezzo più basso. Ruotano intorno a questo tema alcune riflessioni su Codice Appalti e Regolamento attuativo.
 
Il consigliere dell’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici , ing Alessandro Coletta, con una nota ha manifestato preoccupazione su possibili accordi collusivi che potrebbero verificarsi in presenza di criteri qualitativi non misurabili, che spesso implicano valutazioni di natura soggettiva.
 
Per ovviare a queste difficoltà, il consigliere propone di poter modificare, durante la fase di gara, il peso o punteggio attribuito al prezzo in base ai ribassi offerti. A suo avviso, i pesi dei criteri qualitativi dovrebbero tener conto del comportamento dei concorrenti.
 
Il prezzo a base di gara, inoltre, dovrebbe rispondere alle condizioni del mercato. In questo modo si potrebbero rispettare gli obiettivi delle Stazioni Appaltanti, che mirano all’equilibrio tra prezzo e qualità.
 
Secondo quanto emerge d fonti di stampa, considerazioni simili avrebbero spinto l’Associazione nazionale dei magistrati amministrativi ad affermare che la LeggeRegionale 12/2011, emanata dalla Sicilia per recepire il Codice Appalti e il Regolamento, amplierebbe lo spazio dedicato all’offerta economicamente più vantaggiosa, riducendo invece i margini per aggiudicare le gare col criterio del prezzo più basso.
 
A detta dell’associazione, la scelta tramite criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa lascerebbe spazio di discrezionalità invece che rifarsi ad un criterio oggettivo.
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