Manovra, l’Iva sale dal 20 al 21%
NORMATIVA
Manovra, l’Iva sale dal 20 al 21%
Presentato al Senato il maxiemendamento del Governo. Confermate le norme sulla disciplina delle professioni
07/09/2011 - È approdata ieri pomeriggio in Aula al Senato il ddl di conversione della Manovra bis (DL 138/2011).
Nelle prime ore di discussione il Governo ha deciso di porre la fiducia sul testo licenziato dalla Commissione Bilancio, con alcune importanti integrazioni: una su tutte l’innalzamento dal 20 al 21% dell’Iva ordinaria, con destinazione del maggior gettito (stimato intorno ai 4 miliardi di euro) al miglioramento dei saldi del bilancio pubblico. Restano invariate le aliquote ridotte del 4 e del 10%.
Le altre novità sono il contributo di solidarietà del 3% per redditi superiori a 300 mila euro e l’adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014.
Il maxiemendamento del Governo è stato depositato in Senato oggi alle 10.00. La fiducia sarà votata stasera intorno alle 20.00.
Le norme in materia di professioni
Nel corso dell’esame in Senato, sul provvedimento si sono espresse tutte le Commissioni: la Commissione Giustizia, competente in materia di professioni, ha espresso perplessità sull'opportunità di introdurre in un Decreto Legge di stabilizzazione finanziaria norme sulla disciplina degli ordinamenti professionali (leggi tutto) e ha suggerito di trattare queste norme in un articolo separato rispetto a quelle riferite alla libera concorrenza nelle attività imprenditoriali ed economiche.
Il parere favorevole della Commissione è subordinato ad alcune condizioni, in particolare sulla norma che prevede un tirocinio retribuito, di durata non superiore a tre anni, da potersi svolgere anche durante il corso di laurea. Viene chiesto di chiarire che il compenso corrisposto al tirocinante debba essere, oltre ad un rimborso spese, un congruo rimborso per l'attività svolta per conto dello studio, e che lo svolgimento del tirocinio in concomitanza del corso di studio possa avvenire solo nell'ultimo anno del corso di laurea.
Un’altra precisazione richiesta riguarda i minimi tariffari: secondo il DL il compenso spettante al professionista va definito all’atto del conferimento dell’incarico, prendendo come riferimento le tariffe professionali, anche in deroga alle tariffe stesse: La Commissione chiede di chiarire che il compenso spettante al professionista sia pattuito prendendo come riferimento le tariffe professionali, ma facendo salvi i minimi tariffari.
Nelle prime ore di discussione il Governo ha deciso di porre la fiducia sul testo licenziato dalla Commissione Bilancio, con alcune importanti integrazioni: una su tutte l’innalzamento dal 20 al 21% dell’Iva ordinaria, con destinazione del maggior gettito (stimato intorno ai 4 miliardi di euro) al miglioramento dei saldi del bilancio pubblico. Restano invariate le aliquote ridotte del 4 e del 10%.
Le altre novità sono il contributo di solidarietà del 3% per redditi superiori a 300 mila euro e l’adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014.
Il maxiemendamento del Governo è stato depositato in Senato oggi alle 10.00. La fiducia sarà votata stasera intorno alle 20.00.
Le norme in materia di professioni
Nel corso dell’esame in Senato, sul provvedimento si sono espresse tutte le Commissioni: la Commissione Giustizia, competente in materia di professioni, ha espresso perplessità sull'opportunità di introdurre in un Decreto Legge di stabilizzazione finanziaria norme sulla disciplina degli ordinamenti professionali (leggi tutto) e ha suggerito di trattare queste norme in un articolo separato rispetto a quelle riferite alla libera concorrenza nelle attività imprenditoriali ed economiche.
Il parere favorevole della Commissione è subordinato ad alcune condizioni, in particolare sulla norma che prevede un tirocinio retribuito, di durata non superiore a tre anni, da potersi svolgere anche durante il corso di laurea. Viene chiesto di chiarire che il compenso corrisposto al tirocinante debba essere, oltre ad un rimborso spese, un congruo rimborso per l'attività svolta per conto dello studio, e che lo svolgimento del tirocinio in concomitanza del corso di studio possa avvenire solo nell'ultimo anno del corso di laurea.
Un’altra precisazione richiesta riguarda i minimi tariffari: secondo il DL il compenso spettante al professionista va definito all’atto del conferimento dell’incarico, prendendo come riferimento le tariffe professionali, anche in deroga alle tariffe stesse: La Commissione chiede di chiarire che il compenso spettante al professionista sia pattuito prendendo come riferimento le tariffe professionali, ma facendo salvi i minimi tariffari.