La Legge di Stabilità 2012 pubblicata in Gazzetta Ufficiale
NORMATIVA
La Legge di Stabilità 2012 pubblicata in Gazzetta Ufficiale
Consiglio Nazionale Architetti: ‘aver eliminato ogni riferimento alle tariffe professionali esporrà i consumatori a truffe’
15/11/2011 - È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di ieri la Legge di Stabilità per il 2012.
Come già detto nei giorni scorsi, una delle novità che interessano i professionisti è la cancellazione di ogni riferimento ai minimi tariffari per il calcolo delle parcelle.
La legge di Stabilità, infatti, elimina dall’articolo 3, comma 5, lettera d), della Manovra bis (DL 138/2011 convertito nella Legge 148/2011) il riferimento alle tariffe professionali per il calcolo del compenso spettante al professionista, che gli ordinamenti professionali dovranno recepire nei prossimi mesi.
La Manovra bis, all’art. 3 - ricordiamo -, prevedeva che gli ordinamenti professionali recepiscano, entro un anno dalla sua entrata in vigore, alcuni principi tra cui quello secondo il quale “il compenso spettante al professionista è pattuito per iscritto all’atto del conferimento dell’incarico professionale prendendo come riferimento le tariffe professionali. È ammessa la pattuizione dei compensi anche in deroga alle tariffe”. La legge di Stabilità cancella il riferimento alle tariffe e, di conseguenza, la facoltà di derogarvi.
Resta in piedi invece la seconda parte dell’articolo 3, comma 5, lettera d), che prevede che “in caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente è un ente pubblico, in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, o nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell’interesse dei terzi, si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia”.
Altro elemento di novità è la possibilità di costituire Società tra professionisti. Rispetto alla bozza del maxiemendamento del 2 novembre - che limitava i soci non professionisti ad una partecipazione minoritaria e vietava a tali soci di partecipare alle attività riservate e agli organi di amministrazione della società - nel testo approvato queste due condizioni sono scomparse. I soci di capitale potranno avere anche la maggioranza e partecipare all’amministrazione della società.
Lo stesso articolo abroga la Legge 1815/1939 che disciplinava gli studi di assistenza e di consulenza e le Associazioni di professionisti.
I commenti
“Totale dissenso su alcune delle norme che riguardano le professioni - inserite, all’ultimo istante, dal Ministro Tremonti nella Legge di stabilità - e diverse da quelle preparate dai Ministeri competenti”.
Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori commenta la norma sulle tariffe e aggiunge che “aver eliminato ogni riferimento, anche solo informativo, alle tariffe professionali non sarà solo lesivo proprio della dignità dei professionisti, ma esporrà i consumatori a truffe come quelle che già circolano su internet dove per 50 euro si offrono prestazione professionali complesse”.
Inoltre, secondo il Cnappc, “aver eliminato ogni limite di investimento non professionale nelle costituende società di professionisti, oltre ad aver tolto loro la riserva di amministrazione, renderà facile l’infiltrazione di capitali mafiosi che potranno facilmente orientare - ad esempio - progettazione, direzione dei lavori e collaudi nell’industria delle costruzioni”.
Il Cnappc annuncia quindi che chiederà al nuovo Governo di “correggere immediatamente queste storture che nulla hanno a che fare con la regolazione di una sana economia liberale, con l’apertura del mercato e con la competizione professionale e che, invece, porteranno alla emarginazione di centinaia di migliaia di professionisti con gravi ricadute in termini di disoccupazione e consumi”.
Come già detto nei giorni scorsi, una delle novità che interessano i professionisti è la cancellazione di ogni riferimento ai minimi tariffari per il calcolo delle parcelle.
La legge di Stabilità, infatti, elimina dall’articolo 3, comma 5, lettera d), della Manovra bis (DL 138/2011 convertito nella Legge 148/2011) il riferimento alle tariffe professionali per il calcolo del compenso spettante al professionista, che gli ordinamenti professionali dovranno recepire nei prossimi mesi.
La Manovra bis, all’art. 3 - ricordiamo -, prevedeva che gli ordinamenti professionali recepiscano, entro un anno dalla sua entrata in vigore, alcuni principi tra cui quello secondo il quale “il compenso spettante al professionista è pattuito per iscritto all’atto del conferimento dell’incarico professionale prendendo come riferimento le tariffe professionali. È ammessa la pattuizione dei compensi anche in deroga alle tariffe”. La legge di Stabilità cancella il riferimento alle tariffe e, di conseguenza, la facoltà di derogarvi.
Resta in piedi invece la seconda parte dell’articolo 3, comma 5, lettera d), che prevede che “in caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente è un ente pubblico, in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, o nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell’interesse dei terzi, si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia”.
Altro elemento di novità è la possibilità di costituire Società tra professionisti. Rispetto alla bozza del maxiemendamento del 2 novembre - che limitava i soci non professionisti ad una partecipazione minoritaria e vietava a tali soci di partecipare alle attività riservate e agli organi di amministrazione della società - nel testo approvato queste due condizioni sono scomparse. I soci di capitale potranno avere anche la maggioranza e partecipare all’amministrazione della società.
Lo stesso articolo abroga la Legge 1815/1939 che disciplinava gli studi di assistenza e di consulenza e le Associazioni di professionisti.
I commenti
“Totale dissenso su alcune delle norme che riguardano le professioni - inserite, all’ultimo istante, dal Ministro Tremonti nella Legge di stabilità - e diverse da quelle preparate dai Ministeri competenti”.
Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori commenta la norma sulle tariffe e aggiunge che “aver eliminato ogni riferimento, anche solo informativo, alle tariffe professionali non sarà solo lesivo proprio della dignità dei professionisti, ma esporrà i consumatori a truffe come quelle che già circolano su internet dove per 50 euro si offrono prestazione professionali complesse”.
Inoltre, secondo il Cnappc, “aver eliminato ogni limite di investimento non professionale nelle costituende società di professionisti, oltre ad aver tolto loro la riserva di amministrazione, renderà facile l’infiltrazione di capitali mafiosi che potranno facilmente orientare - ad esempio - progettazione, direzione dei lavori e collaudi nell’industria delle costruzioni”.
Il Cnappc annuncia quindi che chiederà al nuovo Governo di “correggere immediatamente queste storture che nulla hanno a che fare con la regolazione di una sana economia liberale, con l’apertura del mercato e con la competizione professionale e che, invece, porteranno alla emarginazione di centinaia di migliaia di professionisti con gravi ricadute in termini di disoccupazione e consumi”.