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Via libera al maxiemendamento alla Legge di Stabilità

Via libera al maxiemendamento alla Legge di Stabilità

Tra le misure: liberalizzazione delle professioni, vendita di immobili pubblici, sgravi fiscali per le imprese che realizzano infrastrutture

Vedi Aggiornamento del 18/11/2011
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 18/11/2011
03/11/2011 - Si è svolto nella tarda serata di ieri il Consiglio dei Ministri straordinario che ha dato il via libera alle misure urgenti a sostegno dell’economia italiana.
 
Il provvedimento (consulta la bozza provvisoria) contiene: liberalizzazione delle professioni, dismissione del patrimonio immobiliare pubblico e valorizzazione degli immobili della Difesa, Piano per il Sud, sgravi fiscali per le imprese che realizzano infrastrutture pubbliche, liberalizzazione dei servizi pubblici locali.
 
Le misure riprendono molti dei contenuti della lettera inviata nei giorni scorsi dal Governo a Bruxelles e saranno presentate sotto forma di maxiemendamento alla Legge di Stabilità in corso di approvazione al Senato.
 
Per quanto riguarda le professioni, la lettera annunciava “altre misure per rafforzare l’apertura degli ordini professionali”, oltre a quelle già adottate con il Decreto Legge 138/2011 (accesso libero alla professione ed esercizio fondato sull’autonomia del professionista; definizione del compenso spettante al professionista all’atto del conferimento dell’incarico, prendendo come riferimento le tariffe professionali, anche in deroga alle tariffe stesse) e con la manovra di luglio - DL 98/2011 (elaborazione da parte del Governo di proposte per la liberalizzazione dei servizi e delle attività economiche da presentare alle categorie interessate) (leggi tutto).
 
Del pacchetto approvato ieri fa parte anche la norma che consente di costituire Società tra professionisti, misura già annunciata nei giorni scorsi (leggi tutto).
 
Le misure approvate ieri sera sono delle ‘linee guida’ propedeutiche alla stesura del maxiemendamento alla Legge di Stabilità, che sarà presentato la prossima settimana (probabilmente lunedì pomeriggio) al Senato e potrebbe essere approvato entro metà novembre.
 
Gli altri contenuti
La dismissione degli immobili dello Stato, in particolare delle caserme, dovrebbe fruttare circa 15 miliardi di euro nei prossimi tre anni.
 
Il Piano per il Mezzogiorno, ribattezzato EuroSud, rimetterà in gioco 8 miliardi di euro di euro di fondi strutturali europei in scadenza a dicembre, fondi che rischiano però di essere dirottati in altre aree del Paese (sulla questione i Presidenti delle Regioni del Sud hanno chiesto chiarimenti al Ministro per i Rapporti con le Regioni, raffaele Fitto - leggi tutto).
 
Le agevolazioni fiscali per gli investimenti privati in grandi opere pubbliche consistono in detrazioni Irap e Ires per le imprese che realizzano infrastrutture immediatamente cantierabili che il Governo individuerà nelle prossime dieci settimane (leggi tutto).
 
La liberalizzazione dei servizi pubblici locali prevede invece il il divieto per gli enti locali di affidare ‘in esclusiva’, cioè in concessione, i servizi pubblici come i trasporti o il gas, ma di valutare l’opzione della privatizzazione.
 
Sono inoltre previsti: interventi per il lavoro (incentivi per i contratti di apprendistato e contratto di inserimento femminile), smaltimento dell’arretrato della giustizia civile, credito di imposta per la ricerca, banda larga.
 
Escluse per ora dal documento approvato ieri le norme, di cui si è discusso nei giorni scorsi, relative a licenziamenti ‘facili’ e pensioni, tassa patrimoniale, prelievo forzoso sui conti correnti, condoni fiscali, ritorno dell’Ici sulla prima casa, rivalutazione delle rendite catastali, aumento dell’Iva.
 
 
Le linee guida saranno portate oggi dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al G20 di Cannes.
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