Abitazioni rurali, la manovra proroga il riconoscimento
NORMATIVA
Abitazioni rurali, la manovra proroga il riconoscimento
Approvato un emendamento che fissa al 30 novembre 2012 le iscrizioni al catasto edilizio urbano
15/12/2011 - Nuovi ritocchi per il riconoscimento della ruralità degli edifici con la manovra Salva Italia. È stato approvato un emendamento al ddl che rivede modalità e termini con cui effettuare le domande per la variazione delle categorie catastali.
Rispetto al DL Salva Italia, che pure aveva previsto uno slittamento dei termini per l’aggiornamento catastale, introdotto col Dl Sviluppo, l’emendamento circoscrive la proroga all’approvazione del ddl di conversione e fornisce i primi chiarimenti sulle modalità con cui calcolare l’Imu.
Cosa prevede l’emendamento
Le domande per il riconoscimento della ruralità degli immobili a uso abitativo, che ai sensi del Decreto Sviluppo 70/2011 dovevano pervenire entro il 30 settembre 2011, possono essere presentate anche dopo questa scadenza, fino al giorno dell’entrata in vigore del ddl di conversione della manovra Salva Italia.
Entro 60 giorni dall’approvazione del ddl di conversione, si legge nell’emendamento, un DM emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze dovrà stabilire le modalità per l’inserimento del requisito di ruralità negli atti catastali.
I fabbricati rurali iscritti al catasto terreni dovranno inoltre essere dichiarati al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012.
In attesa che sia presentata la domanda e che avvenga l’aggiornamento catastale, l’Imu è pagata in acconto in base alle rendite degli immobili già iscritti in catasto. Dopo l’attribuzione della rendita catastale, i Comuni determinano l’eventuale conguaglio.
Aggiornamento catastale: la normativa finora in vigore
Il riconoscimento della ruralità degli edifici è una possibilità offerta dal DL Sviluppo 70/2011, convertito dalla Legge 106/2011, che ha fissato un termine per il riordino catastale e fiscale degli edifici. Il 30 settembre è infatti scaduto il tempo a disposizione per ottenere la classificazione A/6 o D/10 a seconda che l’immobile sia destinato a uso residenziale o strumentale. È inoltre scaduto il 20 novembre il termine a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per valutare l’autocertificazione sul possesso dei requisiti di ruralità per cinque anni e riconoscere la categoria catastale richiesta. L’attribuzione può invece essere negata entro il 20 novembre 2012.
Questi termini sono stati prorogati dal Dl Salva Italia, che ha spostato al 31 marzo 2012 il termine per la presentazione delle domande di variazione delle categorie catastali, al 30 giugno 2012 la scadenza per il riconoscimento della categoria richiesta da parte dell’Agenzia e al 30 giugno 2013 la deadline per il rifiuto dell’attribuzione.
L’emendamento approvato, che dovrà essere confermato dalla conversione in legge della manovra, abroga però sia le misure contenute nel Dl Sviluppo sia le disposizioni per la proroga introdotte dal Dl Salva Italia, introducendo una disciplina aggiornata anche alla luce dell’introduzione dell’Imu.
Rispetto al DL Salva Italia, che pure aveva previsto uno slittamento dei termini per l’aggiornamento catastale, introdotto col Dl Sviluppo, l’emendamento circoscrive la proroga all’approvazione del ddl di conversione e fornisce i primi chiarimenti sulle modalità con cui calcolare l’Imu.
Cosa prevede l’emendamento
Le domande per il riconoscimento della ruralità degli immobili a uso abitativo, che ai sensi del Decreto Sviluppo 70/2011 dovevano pervenire entro il 30 settembre 2011, possono essere presentate anche dopo questa scadenza, fino al giorno dell’entrata in vigore del ddl di conversione della manovra Salva Italia.
Entro 60 giorni dall’approvazione del ddl di conversione, si legge nell’emendamento, un DM emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze dovrà stabilire le modalità per l’inserimento del requisito di ruralità negli atti catastali.
I fabbricati rurali iscritti al catasto terreni dovranno inoltre essere dichiarati al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012.
In attesa che sia presentata la domanda e che avvenga l’aggiornamento catastale, l’Imu è pagata in acconto in base alle rendite degli immobili già iscritti in catasto. Dopo l’attribuzione della rendita catastale, i Comuni determinano l’eventuale conguaglio.
Aggiornamento catastale: la normativa finora in vigore
Il riconoscimento della ruralità degli edifici è una possibilità offerta dal DL Sviluppo 70/2011, convertito dalla Legge 106/2011, che ha fissato un termine per il riordino catastale e fiscale degli edifici. Il 30 settembre è infatti scaduto il tempo a disposizione per ottenere la classificazione A/6 o D/10 a seconda che l’immobile sia destinato a uso residenziale o strumentale. È inoltre scaduto il 20 novembre il termine a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per valutare l’autocertificazione sul possesso dei requisiti di ruralità per cinque anni e riconoscere la categoria catastale richiesta. L’attribuzione può invece essere negata entro il 20 novembre 2012.
Questi termini sono stati prorogati dal Dl Salva Italia, che ha spostato al 31 marzo 2012 il termine per la presentazione delle domande di variazione delle categorie catastali, al 30 giugno 2012 la scadenza per il riconoscimento della categoria richiesta da parte dell’Agenzia e al 30 giugno 2013 la deadline per il rifiuto dell’attribuzione.
L’emendamento approvato, che dovrà essere confermato dalla conversione in legge della manovra, abroga però sia le misure contenute nel Dl Sviluppo sia le disposizioni per la proroga introdotte dal Dl Salva Italia, introducendo una disciplina aggiornata anche alla luce dell’introduzione dell’Imu.