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Decreto Sviluppo, Umbria più reattiva nel recepimento

Decreto Sviluppo, Umbria più reattiva nel recepimento

Ance: spiccano anche le semplificazioni della Toscana

Vedi Aggiornamento del 17/12/2012
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 17/12/2012
13/01/2012 - Ampliamenti volumetrici, cambi di destinazione d’uso e delocalizzazione degli edifici incongrui per la riqualificazione urbana. Ma anche semplificazione dei titoli edilizi, tolleranza verso le violazioni edilizie entro il 2% delle misure progettuali.  L’Ance, Associazione nazionale dei costruttori edili, ha fatto il punto della situazione sullo stato di attuazione regionale del Decreto Sviluppo, varato a maggio con finalità anticrisi.
 
Le Regioni che hanno dato attuazione alle previsioni contenute nel Dl 70/2011 sono in tutto nove: Emilia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Umbria, Toscana e Valle d`Aosta.
 
Tra queste, Toscana e Umbria sono state le più reattive perché, oltre alle previsioni relative alla riqualificazione incentivata delle aree urbane, inserite in molti casi nelle modifiche ai piani casa regionali, hanno anche recepito le ulteriori semplificazioni previste dalla norma, come il rilascio dl permesso di costruire con silenzio assenso, l’applicazione automatica della Scia al settore edile e la tolleranza del 2% verso gli abusi edilizi minori.
 
Ma è in particolare l’Umbria che, a detta dell’Ance, ha dato vita al testo normativo più corposo con cui ha abbracciato diversi aspetti. Con la LR 8/2011, che ha modificato il Piano Casa del 2009, la Regione ha colto l’occasione per adeguare il panorama legislativo ai cambiamenti avvenuti a livello centrale.
 
La norma regionale ha introdotto infatti una serie di semplificazioni burocratiche sostituendo in primo luogo la Dia con la Scia in tutte le disposizioni regionali. Secondo la legge, inoltre, non si ha parziale difformità in presenza di violazioni di altezza, distanze, superficie utile coperta che non eccedano per singola unità immobiliare e per opere pertinenziali il 2% delle misure progettuali.
 
La norma consente infine il rilascio del permesso di costruire con silenzio assenso e l’adozione e approvazione in Giunta Comunale degli strumenti attuativi conformi allo strumento urbanistico generale.
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