Edifici rurali, le domande entro il 31 marzo evitano l’Ici per il 2011
NORMATIVA
Edifici rurali, le domande entro il 31 marzo evitano l’Ici per il 2011
Dall’Agenzia del Territorio un vademecum per la presentazione delle richieste di riconoscimento
16/01/2012 - Chiarimenti sulle domande per il riconoscimento della ruralità degli immobili, chance che evita il pagamento dell’Ici per il 2011. L’Agenzia del Territorio ha pubblicato un vademecum che fa luce su modalità di presentazione delle richieste, nuovi termini e abrogazioni introdotte dalle recenti normative.
Nuovi termini e quadro normativo
Il Decreto “Milleproroghe” 216/2011 ha posticipato al 31 marzo 2012 il termine entro cui presentare le domande per l’attribuzione del requisito di ruralità.
La possibilità di ottenere il riconoscimento della ruralità è stata introdotta dalla LeggeSviluppo, cui ha fatto seguito un Decreto Ministeriale che ha spiegato in concreto come fare domanda. Le disposizioni rendevano possibile l’attribuzione della categoria catastale A/6 agli immobili rurali ad uso abitativo e della categoria D/10 a quelli ad uso strumentale (Leggi Tutto).
La Manovra Salva Italia ha abolito questa possibilità, facendo però salve le domande presentate entro un certo termine, che era inizialmente stato fissato al 30 settembre 2011, ma è progressivamente slittato, fino ad arrivare al 31 marzo 2012 con il mille proroghe.
Le regole per presentare richiesta
L’Agenzia del Territorio specifica che le domande presentate per la destinazione abitativa non possono produrre variazione della categoria catastale.
Secondo le indicazioni del Territorio, le richieste si effettuano mediante presentazione di una specifica domanda, redatta secondo i modelli A, B e C allegati al Decreto Ministeriale esplicativo. In particolare, il Territorio consiglia di compilare le richieste attraverso l’apposita applicazione web, metodo che consente di ottenere in tempo reale l’assegnazione dell’identificativo numerico. Alla documentazione, da consegnare successivamente alla compilazione, vanno allegate le autocertificazioni richieste, redatte secondo il modello B per le abitazioni e C per le destinazioni strumentali.
Le domande possono essere inoltrate dai titolari dei diritti reali sui fabbricati o da professionisti abilitati alla redazione di atti di aggiornamento del Catasto. La presentazione ai competenti uffici provinciali può avvenire con consegna diretta all’Ufficio, raccomandata postale con avviso di ricevimento, fax o posta elettronica certificata.
Perché fare domanda
Il riconoscimento della ruralità degli immobili evita il pagamento dell’imposta comunale riferita al 2011. La situazione è cambiata invece dal primo gennaio con l’introduzione dell’Imu, che sarà applicata anche agli edifici rurali.
Per questo motivo, entro il 30 novembre 2012 gli immobili rurali ancora iscritti al Catasto terreni dovranno essere dichiarati al Catasto edilizio urbano. Dal momento che la Manovra Salva Italia ha stabilito che l’Imu si applicherà anche ai fabbricati rurali, per la determinazione della base imponibile dovrà loro essere attribuita una rendita. Nell’attesa, l’Imu sarà corrisposta a titolo di acconto di conguaglio sulla base della rendita delle unità immobiliari simili già iscritte.
Nuovi termini e quadro normativo
Il Decreto “Milleproroghe” 216/2011 ha posticipato al 31 marzo 2012 il termine entro cui presentare le domande per l’attribuzione del requisito di ruralità.
La possibilità di ottenere il riconoscimento della ruralità è stata introdotta dalla LeggeSviluppo, cui ha fatto seguito un Decreto Ministeriale che ha spiegato in concreto come fare domanda. Le disposizioni rendevano possibile l’attribuzione della categoria catastale A/6 agli immobili rurali ad uso abitativo e della categoria D/10 a quelli ad uso strumentale (Leggi Tutto).
La Manovra Salva Italia ha abolito questa possibilità, facendo però salve le domande presentate entro un certo termine, che era inizialmente stato fissato al 30 settembre 2011, ma è progressivamente slittato, fino ad arrivare al 31 marzo 2012 con il mille proroghe.
Le regole per presentare richiesta
L’Agenzia del Territorio specifica che le domande presentate per la destinazione abitativa non possono produrre variazione della categoria catastale.
Secondo le indicazioni del Territorio, le richieste si effettuano mediante presentazione di una specifica domanda, redatta secondo i modelli A, B e C allegati al Decreto Ministeriale esplicativo. In particolare, il Territorio consiglia di compilare le richieste attraverso l’apposita applicazione web, metodo che consente di ottenere in tempo reale l’assegnazione dell’identificativo numerico. Alla documentazione, da consegnare successivamente alla compilazione, vanno allegate le autocertificazioni richieste, redatte secondo il modello B per le abitazioni e C per le destinazioni strumentali.
Le domande possono essere inoltrate dai titolari dei diritti reali sui fabbricati o da professionisti abilitati alla redazione di atti di aggiornamento del Catasto. La presentazione ai competenti uffici provinciali può avvenire con consegna diretta all’Ufficio, raccomandata postale con avviso di ricevimento, fax o posta elettronica certificata.
Perché fare domanda
Il riconoscimento della ruralità degli immobili evita il pagamento dell’imposta comunale riferita al 2011. La situazione è cambiata invece dal primo gennaio con l’introduzione dell’Imu, che sarà applicata anche agli edifici rurali.
Per questo motivo, entro il 30 novembre 2012 gli immobili rurali ancora iscritti al Catasto terreni dovranno essere dichiarati al Catasto edilizio urbano. Dal momento che la Manovra Salva Italia ha stabilito che l’Imu si applicherà anche ai fabbricati rurali, per la determinazione della base imponibile dovrà loro essere attribuita una rendita. Nell’attesa, l’Imu sarà corrisposta a titolo di acconto di conguaglio sulla base della rendita delle unità immobiliari simili già iscritte.