Dalle professioni tecniche una proposta di legge di riforma
Condividi
PROFESSIONE
Dalle professioni tecniche una proposta di legge di riforma
Gli obiettivi del PAT: semplificazione, qualità della prestazione e tutela del committente
Vedi Aggiornamento del 02/03/2012
Vedi Aggiornamento del 02/03/2012
20/02/2012 - “Non abbiamo alcun privilegio da difendere e non temiamo affatto la riforma, pur richiedendo con forza modifiche migliorative ai provvedimenti emessi dal Governo per quanto attiene al mondo delle professioni”.
Così Armando Zambrano, responsabile del coordinamento delle professioni tecniche (PAT) e presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI), ha commentato l’esito della riunione, avvenuta nei giorni scorsi, del PAT, composto da Biologi, Chimici, Dottori Agronomi e Forestali, Geologi, Geometri, Ingegneri, Periti agrari, Periti industriali, Tecnologi alimentari, con la partecipazione degli Agrotecnici e degli Architetti.
Nell’incontro è stata definita in linea generale una proposta di legge che sarà sottoposta all’attenzione del Ministro della Giustizia, Paola Severino, in vista dell’emanazione del Decreto (ai sensi dell’art. 3, comma 5 della Legge 148/2011) che riformerà gli ordinamenti delle professioni.
Il documento - spiega il PAT in una nota - recepirà tutte le novità introdotte negli ultimi mesi dal legislatore in materia di accesso ed esercizio delle attività professionali: libero accesso, formazione permanente continua, assicurazione per l’esercizio della professione, istituzione degli organi disciplinari, pubblicità informativa, ma anche società tra professionisti, compenso e preventivo della prestazione, tirocinio. Temi che sono stati affrontati e discussi sino a pervenire ad un testo sostanzialmente condiviso nelle linee generali e che avrà, successivamente, un ulteriore passaggio prima della definitiva approvazione.
“Questa è la dimostrazione più limpida - ha sostenuto il coordinatore del PAT, Zambrano - che le professioni stanno sollecitando modifiche sacrosante, nell’interesse di tutte le categorie coinvolte e, soprattutto, del cittadino. Semplificazione, qualità della prestazione e tutela del committente - ha concluso Zambrano - sono gli obiettivi che noi intendiamo perseguire con questa proposta, in un processo riformatore che non può vedere le professioni come vittime, ma piuttosto come protagoniste”.
Così Armando Zambrano, responsabile del coordinamento delle professioni tecniche (PAT) e presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI), ha commentato l’esito della riunione, avvenuta nei giorni scorsi, del PAT, composto da Biologi, Chimici, Dottori Agronomi e Forestali, Geologi, Geometri, Ingegneri, Periti agrari, Periti industriali, Tecnologi alimentari, con la partecipazione degli Agrotecnici e degli Architetti.
Nell’incontro è stata definita in linea generale una proposta di legge che sarà sottoposta all’attenzione del Ministro della Giustizia, Paola Severino, in vista dell’emanazione del Decreto (ai sensi dell’art. 3, comma 5 della Legge 148/2011) che riformerà gli ordinamenti delle professioni.
Il documento - spiega il PAT in una nota - recepirà tutte le novità introdotte negli ultimi mesi dal legislatore in materia di accesso ed esercizio delle attività professionali: libero accesso, formazione permanente continua, assicurazione per l’esercizio della professione, istituzione degli organi disciplinari, pubblicità informativa, ma anche società tra professionisti, compenso e preventivo della prestazione, tirocinio. Temi che sono stati affrontati e discussi sino a pervenire ad un testo sostanzialmente condiviso nelle linee generali e che avrà, successivamente, un ulteriore passaggio prima della definitiva approvazione.
“Questa è la dimostrazione più limpida - ha sostenuto il coordinatore del PAT, Zambrano - che le professioni stanno sollecitando modifiche sacrosante, nell’interesse di tutte le categorie coinvolte e, soprattutto, del cittadino. Semplificazione, qualità della prestazione e tutela del committente - ha concluso Zambrano - sono gli obiettivi che noi intendiamo perseguire con questa proposta, in un processo riformatore che non può vedere le professioni come vittime, ma piuttosto come protagoniste”.
Norme correlate
Legge dello Stato 14/09/2011 n.148
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari (Manovra bis)
Notizie correlate
PROFESSIONE Dalle professioni tecniche 20 proposte per l’Italia
PROFESSIONE Oggi professionisti a raccolta per il Professional Day
PROFESSIONE Professioni, con la riforma architetti a rischio retrocessione
PROFESSIONE Professionisti, salta l’obbligo di preventivo scritto
PROFESSIONE Professioni, corsa a ostacoli per il decreto liberalizzazioni
PROFESSIONE Dagli Ordini tecnici il ‘‘progetto delle professioni per l’Italia’’
PROFESSIONE Professioni: 180 emendamenti al decreto Liberalizzazioni
PROFESSIONE Le modifiche dei professionisti al decreto Liberalizzazioni
PROFESSIONE Architetti: ‘‘In Italia non c’è alcun protezionismo professionale’’
PROFESSIONE Valore legale laurea, per il Cnappc abolirlo non è la soluzione
PROFESSIONE Liberalizzazioni: stop del Senato alle norme sui professionisti
PROFESSIONE Geologi: gli Ordini diventino enti di certificazione del progetto
NORMATIVA Società tra professionisti, gli Ordini chiedono modifiche
NORMATIVA Professionisti, preventivo scritto solo se richiesto dal cliente
Altre Notizie