Nuovo Piano Casa Calabria, il CdM impugna la legge

11/04/2012 - bsp;- Impugnato davanti alla Corte Costituzionale il nuovo Piano Casa della Calabria. Il Governo ha deciso di sottoporre al giudizio di legittimità della Consulta la norma che modifica la legge regionale sul rilancio dell’edilizia e recepisce il Decreto Sviluppo per la riqualificazione delle aree urbane degradate.
 
Dopo la riunione del Consiglio dei Ministri di venerdì scorso, l’Esecutivo ha reso noto con un comunicato che la legge regionale della Calabria contiene alcune disposizioni in contrasto con i regolamenti statali che disciplinano la distanza tra gli edifici e la distanza degli edifici dal nastro stradale, ma anche con altre prescrizioni tecniche per la prevenzione del rischio sismico.
 
A detta del Governo, inoltre, il nuovo Piano Casa consente la sanatoria degli abusi edilizi realizzati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico.
 
Cosa prevede il nuovo Piano Casa
La Legge Regionale 7/2012 prevede che gli interventi del Piano Casa possano essere realizzati anche con modifiche della sagoma dell’edificio. I lavori possono essere effettuati in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali comunali, provinciali e regionali.

Solo in caso di delocalizzazione devono essere rispettati i limiti di altezze massime e distanze minime tra gli edifici fissati dal DM 1444/1968, le distanze minime a protezione del nastro stradale previste dal DM 1404/1968 e le norme nazionali e regionali sulle costruzioni in zona sismica. Il divieto alla realizzazione degli ampliamenti e delle sostituzioni edilizie vige, infine, nelle aree con vincolo di inedificabilità assoluta.
 
Sarà ora la Corte Costituzionale a decidere se la legge regionale della Calabria contiene profili di illegittimità ed elementi di contrasto con altre norme preesistenti.