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La Liguria incentiva la riqualificazione dell’edilizia esistente

La Liguria incentiva la riqualificazione dell’edilizia esistente

Approvate in Consiglio nuove semplificazioni per le procedure urbanistico-edilizie

Vedi Aggiornamento del 24/09/2015
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 24/09/2015
02/04/2012 - Semplificare le procedure urbanistico-edilizie e incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.
 
Sono questi i principali contenuti di un disegno di legge approvato dal Consiglio regionale della Liguria, che modifica alcune leggi regionali: la Lr 16/2008 in materia di attività edilizia, la legge urbanistica regionale, Lr 36 del 4 settembre 1997, la Lr 25 del 7 aprile 1995 in materia di contributo di concessione edilizia.
 
Inoltre, la nuova legge attua l’articolo 5 del Decreto Sviluppo (DL 70 del 13 maggio 2011, convertito dalla Legge 106 del 12 luglio 2011), che promuove la riqualificazione dell’edilizia esistente.
 
Il disegno di legge approvato prevede che i Comuni affidino la responsabilità dei procedimenti edilizi ad un’unica struttura, lo Sportello Unico per l’Edilizia (Sue).
 
Fra le altre tematiche affrontate dal provvedimento:
- gli ampliamenti degli edifici esistenti, la sostituzione edilizia l’attività edilizia delle pubbliche amministrazioni e dei soggetti privati anche su aree demaniali;
- la disciplina delle procedure abilitative per la realizzazione delle infrastrutture per gli impianti di teleradiocomunicazione e per la produzione e distribuzione di energia;
- gli interventi di manutenzione ordinaria e quelli volti all’eliminazione di barriere architettoniche;
- i movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agro-silvo-pastorale;
- gli interventi urbanistico-edilizi soggetti a Scia gli interventi urbanistico-edilizi soggetti a Dia obbligatoria e a Dia alternativa al permesso di costruire.
 
Nel corso del dibattito, i consiglieri favorevoli al provvedimento hanno ribadito che si tratta di una buona legge frutto di un confronto a tutto campo con le amministrazioni locali e hanno assicurato che non c’è il rischio che la nuova legge contribuisca a cementificare il territorio.
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