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Piano Casa Calabria, Consiglio al lavoro sulle modifiche

Piano Casa Calabria, Consiglio al lavoro sulle modifiche

Chiesta entro i prossimi giorni l’approvazione dei correttivi per adeguarsi ai rilievi di incostituzionalità

Vedi Aggiornamento del 09/01/2015
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 09/01/2015
09/05/2012 - Dovrebbe essere modificato nei prossimi giorni il Piano Casa della Calabria, accusato di incostituzionalità per essersi posto in contrasto con le norme nazionali sulle distanze tra edifici.
 
L’ottava Commissione per l’Assetto e utilizzazione del territorio e la protezione dell’ambiente, ha approvato la nuova formulazione della Legge Regionale 7/2012, che ha modifica la prima versione del Piano Casa recependo il Decreto Sviluppo per la riqualificazione delle aree urbane degradate.
 
Ora il Presidente della Commissione Alfonso Dattolo auspica un’approvazione celere, entro la fine della settimana. Come ricordato lunedì, durante l’esame in Consiglio, il provvedimento rappresenta un valido strumento per il rilancio del settore edile.
 
Ricordiamo che, secondo l’Esecutivo, la legge regionale della Calabria contiene alcune disposizioni in contrasto con i regolamenti statali che disciplinano la distanza tra gli edifici e la distanza degli edifici dal nastro stradale, ma anche con altre prescrizioni tecniche per la prevenzione del rischio sismico. La norma consentirebbe inoltre la sanatoria degli abusi edilizi realizzati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico.


La Legge Regionale 7/2012 prevede infatti che gli interventi del Piano Casa possano essere realizzati anche con modifiche della sagoma dell’edificio e in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali comunali, provinciali e regionali.
I limiti di altezze massime e distanze minime tra gli edifici fissati dal DM 1444/1968, le distanze minime a protezione del nastro stradale previste dal DM 1404/1968 e le norme nazionali e regionali sulle costruzioni in zona sismica devono essere rispettati solo nelle delocalizzazioni.
Il divieto alla realizzazione degli ampliamenti e delle sostituzioni edilizie vige, infine, nelle aree con vincolo di inedificabilità assoluta.

 
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