Piano Casa Calabria, ok a modifiche su distanze e sanatorie edilizie
NORMATIVA
Piano Casa Calabria, ok a modifiche su distanze e sanatorie edilizie
Presidente IV Commissione Dattolo: i cambiamenti non scalfiscono il testo ma lo migliorano
30/05/2012 - Sanati i vizi del Piano Casa in Calabria. È quanto affermato dal presidente della IV Commissione Assetto ed utilizzazione del territorio-Protezione dell'ambiente Alfonso Dattolo dopo il via libera alle modifiche della norma in seguito all’impugnativa del CdM, che aveva sollevato questioni di illegittimità costituzionale.
Secondo Dattolo le modifiche “non hanno scalfito il testo di legge originariamente approvato, ma lo hanno solo ulteriormente migliorato”.
Come riferito dal presidente della Commissione, non sono state toccate le percentuali dei premi di cubatura, ma ci sono stati interventi e aggiustamenti per la modifica della sagoma plani volumetrica.
Per conformarsi alla normativa nazionale, quindi, potranno essere effettuate modifiche alla sagoma solo se necessarie all’armonizzazione architettonica dell'edificio con il tessuto urbano esistente.
Il nuovo testo cambia anche le espressioni formali che avrebbero potuto portare ad interpretazioni in contrasto con la normativa nazionale di settore.
Vengono inoltre richiamate esplicitamente le disposizioni in materia di altezze massime e distanze minime ed è stato accolto il suggerimento di eliminare i riferimenti al silenzio assenso per le richieste di concessione edilizia in sanatoria.
Ricordiamo che all’inizio di aprile il CdM aveva deciso di sottoporre al giudizio della Corte Costituzionale la Legge Regionale 7/2012. La norma era stata accusata di contenere disposizioni in contrasto con i regolamenti statali che disciplinano la distanza tra gli edifici e la distanza degli edifici dal nastro stradale, con prescrizioni tecniche per la prevenzione del rischio sismico. Tra i rilievi sollevati dal Governo spiccava anche la sanatoria degli abusi edilizi realizzati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico (Leggi Tutto).
Secondo Dattolo le modifiche “non hanno scalfito il testo di legge originariamente approvato, ma lo hanno solo ulteriormente migliorato”.
Come riferito dal presidente della Commissione, non sono state toccate le percentuali dei premi di cubatura, ma ci sono stati interventi e aggiustamenti per la modifica della sagoma plani volumetrica.
Per conformarsi alla normativa nazionale, quindi, potranno essere effettuate modifiche alla sagoma solo se necessarie all’armonizzazione architettonica dell'edificio con il tessuto urbano esistente.
Il nuovo testo cambia anche le espressioni formali che avrebbero potuto portare ad interpretazioni in contrasto con la normativa nazionale di settore.
Vengono inoltre richiamate esplicitamente le disposizioni in materia di altezze massime e distanze minime ed è stato accolto il suggerimento di eliminare i riferimenti al silenzio assenso per le richieste di concessione edilizia in sanatoria.
Ricordiamo che all’inizio di aprile il CdM aveva deciso di sottoporre al giudizio della Corte Costituzionale la Legge Regionale 7/2012. La norma era stata accusata di contenere disposizioni in contrasto con i regolamenti statali che disciplinano la distanza tra gli edifici e la distanza degli edifici dal nastro stradale, con prescrizioni tecniche per la prevenzione del rischio sismico. Tra i rilievi sollevati dal Governo spiccava anche la sanatoria degli abusi edilizi realizzati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico (Leggi Tutto).