
Ritardo pagamenti, professionisti come imprese
NORMATIVA
Ritardo pagamenti, professionisti come imprese
Il ddl sulla spending review estende la possibilità di compensare crediti e debiti verso la PA
11/06/2012 - Nel ritardo dei pagamenti professionisti come imprese. Almeno secondo il ddl spending review, in base al quale anche i liberi professionisti potranno compensare i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione con le eventuali posizioni debitorie nei confronti del Fisco.
Secondo fonti di agenzia, i professionisti potranno essere considerati quindi come fornitori di beni e servizi della Pubblica Amministrazione. Nello stesso tempo potranno smaltire i crediti accumulati, sanando anche i debiti pendenti.
Secondo il senatore del Pdl Stefano De Lillo, intervenuto dopo il via libera del Senato al disegno di legge, la disposizione mira a sollevare i professionisti che, come le imprese, devono fronteggiare non solo il periodo di crisi, ma anche la mancanza di liquidità determinata dal ritardo dei pagamenti e dalle difficoltà di accesso al credito.
Il ddl abbassa inoltre da 150 mila a 50 mila euro la soglia al di sopra della quale le Stazioni Appaltanti e gli enti aggiudicatori devono comunicare all’Osservatorio dei contratti pubblici i dati i contenuti dei bandi, i verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista.
Secondo fonti di agenzia, i professionisti potranno essere considerati quindi come fornitori di beni e servizi della Pubblica Amministrazione. Nello stesso tempo potranno smaltire i crediti accumulati, sanando anche i debiti pendenti.
Secondo il senatore del Pdl Stefano De Lillo, intervenuto dopo il via libera del Senato al disegno di legge, la disposizione mira a sollevare i professionisti che, come le imprese, devono fronteggiare non solo il periodo di crisi, ma anche la mancanza di liquidità determinata dal ritardo dei pagamenti e dalle difficoltà di accesso al credito.
Il ddl abbassa inoltre da 150 mila a 50 mila euro la soglia al di sopra della quale le Stazioni Appaltanti e gli enti aggiudicatori devono comunicare all’Osservatorio dei contratti pubblici i dati i contenuti dei bandi, i verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista.