Appalti, nel 2011 calo da 4 miliardi di euro
LAVORI PUBBLICI
Appalti, nel 2011 calo da 4 miliardi di euro
Arginare contenziosi rendendo più efficiente la spesa pubblica, le proposte dell’Authority
06/07/2012 - Rendere più efficiente e trasparente la spesa nel mercato dei contratti pubblici. Ma arginare anche i ritardi nei pagamenti e ridurre varianti e contenziosi. È il monito lanciato dal presidente dell’Autorità per la vigilanza sugli appalti Sergio Santoro, che ha presentato in Parlamento la relazione annuale per il 2011 sull’andamento del mercato dei contratti pubblici.
Nel quadro delineato dall’Authority, i lavori pubblici hanno complessivamente perso 4 miliardi di euro rispetto all’anno precedente.
Secondo Santoro, sia nei lavori che nei servizi e nelle forniture sono presenti sacche di insufficienza che, se eliminate, comporterebbero un abbassamento dei costi. Nei lavori, ad esempio, occorre rendere più efficiente il sistema relativo alla durata di esecuzione perché i ritardi implicano oneri aggiuntivi per le amministrazioni, ma anche un ritardo allo sviluppo.
A detta di Santoro una soluzione alla necessità di infrastrutture e alla scarsezza di risorse sarebbe rappresentata dalla finanza di progetto, che ad oggi non riesce però a delineare un quadro normativo certo in modo da rendere gli investimenti sicuri e convenienti.
Per il presidente dell’Authority, la razionalizzazione della spesa pubblica passa attraverso l’implementazione della banca dati nazionale dei contratti pubblici, introdotta dalla Legge sulle semplificazioni, grazie alla quale dal 2013 le amministrazioni potranno consultare un fascicolo elettronico ed effettuare i controlli sul possesso dei requisiti delle imprese che partecipano alle gare, con un risparmio stimato in 140 milioni di euro all’anno.
Da arginare a parere di Santoro sono anche le opere appaltate sulla base di ordinanze emergenziali della Protezione Civile e le varianti in corso d’opera, che fanno aumentare i contenziosi, allungando i tempi di realizzazione, ma anche l’incertezza sulle cause di esclusione. Motivo che ha spinto l’Authority a emanare il bando quadro per fornire indicazioni generali interpretative sui contenuti fondamentali della documentazione di gara. Obiettivo del documento è fornire un orientamento alle stazioni appaltanti, semplificando così la partecipazione alle gare da parte delle imprese mediante una progressiva standardizzazione della documentazione di gara e della valutazione dei comportamenti ad essa conseguenti.
Ma ad aggravare la situazione ci sono i ritardati pagamenti, per cui le imprese che hanno svolto un lavoro per conto della Pubblica Amministrazione si trovano a dover fronteggiare una grave crisi di liquidità.
Nel quadro delineato dall’Authority, i lavori pubblici hanno complessivamente perso 4 miliardi di euro rispetto all’anno precedente.
Secondo Santoro, sia nei lavori che nei servizi e nelle forniture sono presenti sacche di insufficienza che, se eliminate, comporterebbero un abbassamento dei costi. Nei lavori, ad esempio, occorre rendere più efficiente il sistema relativo alla durata di esecuzione perché i ritardi implicano oneri aggiuntivi per le amministrazioni, ma anche un ritardo allo sviluppo.
A detta di Santoro una soluzione alla necessità di infrastrutture e alla scarsezza di risorse sarebbe rappresentata dalla finanza di progetto, che ad oggi non riesce però a delineare un quadro normativo certo in modo da rendere gli investimenti sicuri e convenienti.
Per il presidente dell’Authority, la razionalizzazione della spesa pubblica passa attraverso l’implementazione della banca dati nazionale dei contratti pubblici, introdotta dalla Legge sulle semplificazioni, grazie alla quale dal 2013 le amministrazioni potranno consultare un fascicolo elettronico ed effettuare i controlli sul possesso dei requisiti delle imprese che partecipano alle gare, con un risparmio stimato in 140 milioni di euro all’anno.
Da arginare a parere di Santoro sono anche le opere appaltate sulla base di ordinanze emergenziali della Protezione Civile e le varianti in corso d’opera, che fanno aumentare i contenziosi, allungando i tempi di realizzazione, ma anche l’incertezza sulle cause di esclusione. Motivo che ha spinto l’Authority a emanare il bando quadro per fornire indicazioni generali interpretative sui contenuti fondamentali della documentazione di gara. Obiettivo del documento è fornire un orientamento alle stazioni appaltanti, semplificando così la partecipazione alle gare da parte delle imprese mediante una progressiva standardizzazione della documentazione di gara e della valutazione dei comportamenti ad essa conseguenti.
Ma ad aggravare la situazione ci sono i ritardati pagamenti, per cui le imprese che hanno svolto un lavoro per conto della Pubblica Amministrazione si trovano a dover fronteggiare una grave crisi di liquidità.