NORMATIVA
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Sviluppo, in arrivo il comitato per le politiche urbane
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Sviluppo, in arrivo il comitato per le politiche urbane
Da chiarire se si tratta della cabina di regia prevista dal Piano Città o di un apparato di supporto
19/07/2012 - Coordinare le politiche urbane per la riqualificazione e la coesione sociale. È una delle novità contenute in un emendamento, approvato dalle Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera, al ddl per lo sviluppo e la crescita.
L’emendamento prevede la nascita del Cipu, comitato interministeriale per le politiche urbane, che verrà istituito a Palazzo Chigi e presieduto dal Presidente del Consiglio per coordinare le politiche urbane delle amministrazioni centrali e concertarle con le Regioni le autonomie locali, nella prospettiva della crescita, dell'inclusione sociale e della coesione territoriale.
La novità è stata salutata con favore dal il presidente della Commissione parlamentare per l'Attuazione del federalismo fiscale, Enrico La Loggia e dal deputato Marco Causi. Secondo i due esponenti, coordinare le politiche urbane appare indispensabile non solo nell'ottica della coesione territoriale, ma anche per la razionalizzazione degli interventi e della spesa.
Al momento non sembrano esserci altre novità sulla nascita di questo nuovo organismo, che dovrebbe contribuire all’attuazione del Piano Città per la riqualificazione delle aree urbane, con particolare riferimento a quelle degradate, senza implicare maggiori oneri per lo Stato. Secondo il testo dell'emendamento, infatti, ai componenti del comitato per le politiche urbane non verrà corrisposto nessun compenso o indennità, nè saranno riconosciuti rimborsi spese.
Le disposizioni sul Piano Città prevedono l’istituzione di una cabina di regia a cui i Comuni dovranno inviare le proposte di Contratti di valorizzazione urbana. Nei prossimi giorni sarà probabilmente chiarito il Cipu costituirà un nuovo organismo o se si tratterà invece di un apparato che coadiuverà la cabina di regia nello svolgimento delle sue funzioni.
L’emendamento prevede la nascita del Cipu, comitato interministeriale per le politiche urbane, che verrà istituito a Palazzo Chigi e presieduto dal Presidente del Consiglio per coordinare le politiche urbane delle amministrazioni centrali e concertarle con le Regioni le autonomie locali, nella prospettiva della crescita, dell'inclusione sociale e della coesione territoriale.
La novità è stata salutata con favore dal il presidente della Commissione parlamentare per l'Attuazione del federalismo fiscale, Enrico La Loggia e dal deputato Marco Causi. Secondo i due esponenti, coordinare le politiche urbane appare indispensabile non solo nell'ottica della coesione territoriale, ma anche per la razionalizzazione degli interventi e della spesa.
Al momento non sembrano esserci altre novità sulla nascita di questo nuovo organismo, che dovrebbe contribuire all’attuazione del Piano Città per la riqualificazione delle aree urbane, con particolare riferimento a quelle degradate, senza implicare maggiori oneri per lo Stato. Secondo il testo dell'emendamento, infatti, ai componenti del comitato per le politiche urbane non verrà corrisposto nessun compenso o indennità, nè saranno riconosciuti rimborsi spese.
Le disposizioni sul Piano Città prevedono l’istituzione di una cabina di regia a cui i Comuni dovranno inviare le proposte di Contratti di valorizzazione urbana. Nei prossimi giorni sarà probabilmente chiarito il Cipu costituirà un nuovo organismo o se si tratterà invece di un apparato che coadiuverà la cabina di regia nello svolgimento delle sue funzioni.