Calabria, via libera alla nuova legge urbanistica
URBANISTICA
Calabria, via libera alla nuova legge urbanistica
Obiettivi: promuovere la qualità architettonica ed energetica e limitare le nuove costruzioni
29/08/2012 - Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato la nuova legge urbanistica.
Il testo contiene disposizioni per: recuperare i valori identitari degli insediamenti; limitare le nuove edificazioni ad interventi ad elevata qualità architettonica, paesaggistica, funzionale ed energetica; utilizzare le nuove volumetrie come incentivi alla ristrutturazione dell’esistente prediligendo la rigenerazione urbana; utilizzare le aree di servizio dei nuovi insediamenti per soddisfare gli standards urbanistici pregressi.
Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore regionale all’Urbanistica Piero Aiello che, nella sua relazione, ha detto: “L’esigenza di adeguare ed integrare la legge urbanistica regionale, sia per l’aspetto legato alle scadenze di importanti provvedimenti, sia per armonizzare il quadro normativo di riferimento, nasce già da tempo, alla luce anche di provvedimenti Comunitari e Nazionali entrati in vigore, con particolare riferimento alla legislazione sulla Valutazione Ambientale Strategica che determina necessarie modifiche alla legislazione regionale di riferimento”.
Aiello ha spiegato che molte delle modifiche e integrazioni apportate al testo sono state proposte dai Comuni impegnati alla redazione dei nuovi strumenti e sono prevalentemente legate ai necessari chiarimenti delle procedure di approvazione dei medesimi strumenti urbanistici, oltre che in ordine all’interpretazione di alcuni concetti fondanti della legge.
La nuova legge - ha continuato Aiello - intende contribuire alla formazione di una moderna cultura di governo del territorio sotto due aspetti:
- rafforzare i principi di “recupero, conservazione, riqualificazione del territorio e del paesaggio, ammagliamento e ricomposizione dei tessuti edilizi”, finalizzati tutti ad una crescita sostenibile dei centri urbani con sostanziale “risparmio di territorio”;
- gettare le basi per una prefigurazione dell’assetto territoriale futuro, nella convinzione che debbano essere i valori del territorio e del paesaggio a orientare e far convergere le differenti strategie di intervento, piuttosto che le filiere e i settori abituali delle mere attività edilizie.
“Con questa legge di modifica - ha sottolineato Aiello - prendono corpo gli orientamenti di fondo, studiati, approfonditi, partecipati, condivisi, coerenti con gli obiettivi chiave dello sviluppo sostenibile, a cui dovrà essere mirata la pianificazione del territorio regionale a qualunque livello istituzionale”.
“Ciò vuol dire - ha proseguito l’Assessore -: elevare l’attrattività dei territori, attraverso politiche urbanistiche che mettano al centro l’identità dei luoghi; elevare la coesione socio-territoriale, nella consapevolezza che se non esiste equità urbanistica non può esistere equità sociale; elevare la capacità di sviluppo competitivo, attraverso una rigorosa analisi delle vocazioni territoriali e delle conseguenti contestualizzazioni degli elementi di sviluppo autoctoni, tali da costituire un sistema competitivo regionale; elevare la qualità architettonica e più in generale del contesto paesaggistico-ambientale nel quale avvengono le varie trasformazioni”.
Aiello ha concluso dicendo che “con l'inserimento degli standard informatici di cui debbono munirsi tutti i piani in fase di formazione, sarà possibile, finalmente, realizzare quell'ambizioso progetto del sistema informativo presso il centro cartografico, mettendo in rete tutti gli strumenti urbanistici della regione al fine di completare la mappa dei servizi al territorio che questa amministrazione ha sempre ritenuto fondamentale per perseguire gli obiettivi di accompagnamento e crescita degli enti locali”.
Il testo contiene disposizioni per: recuperare i valori identitari degli insediamenti; limitare le nuove edificazioni ad interventi ad elevata qualità architettonica, paesaggistica, funzionale ed energetica; utilizzare le nuove volumetrie come incentivi alla ristrutturazione dell’esistente prediligendo la rigenerazione urbana; utilizzare le aree di servizio dei nuovi insediamenti per soddisfare gli standards urbanistici pregressi.
Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore regionale all’Urbanistica Piero Aiello che, nella sua relazione, ha detto: “L’esigenza di adeguare ed integrare la legge urbanistica regionale, sia per l’aspetto legato alle scadenze di importanti provvedimenti, sia per armonizzare il quadro normativo di riferimento, nasce già da tempo, alla luce anche di provvedimenti Comunitari e Nazionali entrati in vigore, con particolare riferimento alla legislazione sulla Valutazione Ambientale Strategica che determina necessarie modifiche alla legislazione regionale di riferimento”.
Aiello ha spiegato che molte delle modifiche e integrazioni apportate al testo sono state proposte dai Comuni impegnati alla redazione dei nuovi strumenti e sono prevalentemente legate ai necessari chiarimenti delle procedure di approvazione dei medesimi strumenti urbanistici, oltre che in ordine all’interpretazione di alcuni concetti fondanti della legge.
La nuova legge - ha continuato Aiello - intende contribuire alla formazione di una moderna cultura di governo del territorio sotto due aspetti:
- rafforzare i principi di “recupero, conservazione, riqualificazione del territorio e del paesaggio, ammagliamento e ricomposizione dei tessuti edilizi”, finalizzati tutti ad una crescita sostenibile dei centri urbani con sostanziale “risparmio di territorio”;
- gettare le basi per una prefigurazione dell’assetto territoriale futuro, nella convinzione che debbano essere i valori del territorio e del paesaggio a orientare e far convergere le differenti strategie di intervento, piuttosto che le filiere e i settori abituali delle mere attività edilizie.
“Con questa legge di modifica - ha sottolineato Aiello - prendono corpo gli orientamenti di fondo, studiati, approfonditi, partecipati, condivisi, coerenti con gli obiettivi chiave dello sviluppo sostenibile, a cui dovrà essere mirata la pianificazione del territorio regionale a qualunque livello istituzionale”.
“Ciò vuol dire - ha proseguito l’Assessore -: elevare l’attrattività dei territori, attraverso politiche urbanistiche che mettano al centro l’identità dei luoghi; elevare la coesione socio-territoriale, nella consapevolezza che se non esiste equità urbanistica non può esistere equità sociale; elevare la capacità di sviluppo competitivo, attraverso una rigorosa analisi delle vocazioni territoriali e delle conseguenti contestualizzazioni degli elementi di sviluppo autoctoni, tali da costituire un sistema competitivo regionale; elevare la qualità architettonica e più in generale del contesto paesaggistico-ambientale nel quale avvengono le varie trasformazioni”.
Aiello ha concluso dicendo che “con l'inserimento degli standard informatici di cui debbono munirsi tutti i piani in fase di formazione, sarà possibile, finalmente, realizzare quell'ambizioso progetto del sistema informativo presso il centro cartografico, mettendo in rete tutti gli strumenti urbanistici della regione al fine di completare la mappa dei servizi al territorio che questa amministrazione ha sempre ritenuto fondamentale per perseguire gli obiettivi di accompagnamento e crescita degli enti locali”.