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Rifiuti edili, in Veneto via alla demolizione selettiva

Rifiuti edili, in Veneto via alla demolizione selettiva

Un tavolo di lavoro tra Province, Arpav e Confindustria per favorire l’efficienza e il recupero dei materiali

Vedi Aggiornamento del 14/11/2013
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 14/11/2013
05/09/2012 - Il Veneto applica all’edilizia i principi della raccolta differenziata. Con la demolizione selettiva, Province, Arpav e Confindustria hanno partecipato ad un tavolo di lavoro voluto dall’Assessorato all’Ambiente della Regione per approfondire ed eventualmente semplificare la gestione dei rifiuti derivanti dall’attività costruttiva.
 
Come riferito dall’assessore all’ambiente Maurizio Conte, i rifiuti prodotti dai cantieri edili sono mediamente costituiti per l’80% del totale da laterizio e calcestruzzo. Il restante 20% è invece suddiviso tra gli imballaggi, come metallo e carta, e materiale proveniente dagli scavi, cioè terra, rocce e asfalti.
 
Secondo Conte, i rifiuti speciali, pericolosi o meno, annualmente prodotti in Veneto in corrispondenza di cantieri dove sono effettuate attività di costruzione e demolizione rappresentano un'elevata percentuale dei quantitativi di rifiuti complessivamente prodotti. Una loro corretta gestione fin dalla fase di produzione costituisce quindi elemento chiave per consentire il rispetto della gerarchia indicata a livello europeo in tema di rifiuti, garantendo anche il recupero di materiali.
 
Dal tavolo di lavoro, istituito per trattare l’argomento tra Province, Arpav e Confindustria, è scaturito un documento di indirizzo che tratta in modo organico il tema dei rifiuti, incentivando la demolizione selettiva come soluzione per favorire la separazione e l’avvio a un recupero più efficiente.
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