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Bando tipo, l’Authority riduce il potere delle Stazioni Appaltanti

Bando tipo, l’Authority riduce il potere delle Stazioni Appaltanti

Tre le cause generali per l’esclusione dalle gare, in arrivo altri bandi tipo differenziati in base all’oggetto

Vedi Aggiornamento del 13/10/2014
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 13/10/2014
23/10/2012 - Via al bando tipo per la riduzione del potere discrezionale delle stazioni appaltanti e individuazione delle cause di esclusione dalle gare. Sono i capisaldi della determinazione 4/2012 emanata dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici sulla base di quanto previsto dalla Legge 106/2011 - Decreto Sviluppo, che ha integrato il Codice Appalti.
 
Il bando tipo costituisce il quadro giuridico in base al quale le stazioni appaltanti sono tenute a redigere la documentazione di gara e a individuare le cause di esclusione.
 
Al documento seguirà l’emanazione di altri bandi tipo, differenziati in base all’oggetto del contratto, cioè lavori, servizi e forniture.
 
Tra le cause di esclusione vengono individuate tre tipologie generali, cioè mancato adempimento delle prescrizioni previste dal Codice Appalti e dal Regolamento attuativo, incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell’offerta e non integrità del plico contenente l'offerta o la domanda di partecipazione, tale da far ipotizzare che sia stato violato il principio di segretezza delle offerte.
 
Sono possibili delle deroghe rispetto a quanto previsto dal bando tipo, che però devono essere espressamente motivate dalla Stazione Appaltante.
 
Il controllo dei requisiti per la partecipazione alle gare dal primo gennaio 2013 sarà inoltre facilitato con l’entrata in vigore della BDNCP, Banca dati nazionale dei contratti pubblici. A tal proposito, l’Autorità di Vigilanza dovrà stabilire i dati da inserire obbligatoriamente in banca dati, nonché termini e le regole tecniche per la loro acquisizione, aggiornamento e consultazione.
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