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Sisma Emilia, 13 milioni per il ripristino degli alloggi pubblici

Sisma Emilia, 13 milioni per il ripristino degli alloggi pubblici

Recupero di 916 abitazioni in edilizia sociale parzialmente inagibili e inagibili con danni leggeri

Vedi Aggiornamento del 06/03/2013
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 06/03/2013
08/10/2012 - In Emilia Romagna ha inizio la ricostruzione e il ripristino degli alloggi pubblici, gestiti dalle Acer, danneggiati dal terremoto.
 
Con l’ordinanza 49/2012, emanata martedì 2 ottobre, la Regione ha messo in campo uno stanziamento di 13,3 milioni di euro, grazie al quale si prevede il recupero di 916 abitazioni.
A queste risorse, da destinare a lavori da iniziare, si sommano poi 1,7 milioni per gli interventi già realizzati.
 
Nel programma di ripristino previsto dall’ordinanza è compreso anche il potenziamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. I lavori riguarderanno sia gli edifici temporaneamente o parzialmente inagibili, classificati come B e C, sia quelli inagibili con un livello di danno leggero, classificati in E.
 
Le risorse stanziate saranno così ripartite:
- 8 milioni e 783 mila euro per 733 alloggi classificati B e C, di cui 122 in provincia di Bologna, 206 in provincia di Modena, 325 in provincia di Ferrara e 80 in provincia di Reggio Emilia.
- 4 milioni e 578 mila euro saranno destinati al recupero di 183 alloggi con danni leggeri, di cui 42 in provincia di Bologna e 141 in provincia di Modena.
- 1,7 milioni di euro andranno invece a coprire le spese già sostenute per gli interventi realizzati nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia.

Con l'ordinanza 51/2012, inoltre, sono stati stabiliti i criteri e le modalità di assegnazione di contributi per la riparazione e il ripristino con miglioramento sismico ed energetico di edifici e unità immobiliari dichiarati inagibili con classificazione E, cioè con danni significativi ma non eccessivamente gravi.
Il contributo è pari all’80% del costo ammissibile e riconosciuto. Il costo ammissibile a contributo è pari al minore importo tra: il costo dell’intervento (come risulta dal computo metrico-estimativo redatto sulla base del prezzario regionale al lordo delle spese tecniche e dell’Iva se non recuperabile e l'importo ottenuto moltiplicando il costo convenzionale di 800 euro/mq più Iva (se non recuperabile) per la superficie complessiva dell’unità immobiliare fino a 120 metri quadrati.
Per le superfici eccedenti 120 mq e fino a 200 mq, il costo convenzionale si riduce a 450 euro a mq.
Le domande devono essere presentate fino al 30 marzo al sindaco del Comune in cui si trova l'immobile.
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