Da giugno Iva al 22%, via libera al disegno di legge di Stabilità
NORMATIVA
Da giugno Iva al 22%, via libera al disegno di legge di Stabilità
Operazione “Cieli bui” per il risparmio energetico nella pubblica illuminazione, misure contro i ritardi nei pagamenti e tagli Irpef
11/10/2012 - Aumenti Iva, risparmio energetico nella pubblica illuminazione, misure per accelerare i pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni a favore delle imprese e tagli all’Irpef. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge Stabilità 2013 che, in base agli impegni presi con l’Unione Europea, dovrà garantire il pareggio di bilancio entro il 2013.
Ecco in sintesi alcune delle misure del disegno di legge.
IVA, aumenti all’11% e 22%
Viene dimezzato l’aumento dell’Iva a partire da giugno 2013. Le aliquote del 10% e 21% passeranno all’11% e 22%, registrando un incremento di un punto percentuale, contro i due punti inizialmente previsti.
L’incremento dell’Iva è stato deciso con la Manovra Salva Italia per evitare i tagli lineari dei bonus fiscali per i contribuenti, introdotti dalla Manovra estiva del 2011 e dalla Manovra di Ferragosto 2011, e doveva entrare in vigore dagli ultimi mesi del 2012 (Leggi Tutto).
Successivamente, il DL 95/2012 sulla Spending review ha attivato altre misure per spostare gli aumenti alla seconda metà del 2013 (Leggi Tutto).
Se l'aumento al 22% colpirà le compravendite in generale, quello dell'11% riguarderà in particolare i materiali edili.
“Cieli bui” per il risparmio energetico
Per il contenimento della spesa pubblica, il risparmio energetico e l’ammodernamento delle fonti di illuminazione in ambienti pubblici, è prevista l’emanazione di un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri per la definizione di soluzioni tecnologiche adeguate.
Secondo il testo del ddl, si potrà optare per lo spegnimento o l’affievolimento dell’illuminazionedurante tutte o parte delle ore notturne. Per il raggiungimento di questo obiettivo potranno essere utilizzati anche dispositivi automatici.
Il dpcm individuerà anche parte della rete viaria, delle aree urbane o extraurbane e degli archi temporali in cui attuare lo spegnimento e l’affievolimento dell’illuminazione.
L’iniziativa favorirà molto probabilmente la diffusione di soluzioni tecnologiche a spegnimento temporizzato e automatico, in grado di garantire una maggiore efficienza energetica dei dispositivi di illuminazione.
Ritardo dei pagamenti
Il testo del ddl stabilità prevede l’attuazione della direttiva 2011/7/UE sui ritardati pagamenti nelle transazioni commerciali tra imprese e tra imprese e pubbliche amministrazioni.
La direttiva prevede un termine di 30 giorni per i pagamenti, decorsi i quali si applica un tasso di interesse base maggiorato dell’8%. Nelle transazioni tra privati è assicurata invece la libertà contrattuale, ma in genere non si può superare il termine di 60 giorni a meno che il contratto non preveda diversamente. Le eccezioni, dovute a lavorazioni che richiedono tempi di pagamento più estesi, non possono comunque comportare clausole svantaggiose per il creditore.
È stata inoltre confermata la volontà di esercitare la delega conferita dal Parlamento al Governo nell'ambito della legge dello statuto dell’impresa.
Taglio Irpef sui redditi
Il ddl ha anche ridotto di un punto percentuale (da 23 a 22 punti e da 27 a 26) l’aliquota IRPEF sui primi due scaglioni di reddito (da 0 a 15mila euro e da 15mila a 28mila euro).
Ecco in sintesi alcune delle misure del disegno di legge.
IVA, aumenti all’11% e 22%
Viene dimezzato l’aumento dell’Iva a partire da giugno 2013. Le aliquote del 10% e 21% passeranno all’11% e 22%, registrando un incremento di un punto percentuale, contro i due punti inizialmente previsti.
L’incremento dell’Iva è stato deciso con la Manovra Salva Italia per evitare i tagli lineari dei bonus fiscali per i contribuenti, introdotti dalla Manovra estiva del 2011 e dalla Manovra di Ferragosto 2011, e doveva entrare in vigore dagli ultimi mesi del 2012 (Leggi Tutto).
Successivamente, il DL 95/2012 sulla Spending review ha attivato altre misure per spostare gli aumenti alla seconda metà del 2013 (Leggi Tutto).
Se l'aumento al 22% colpirà le compravendite in generale, quello dell'11% riguarderà in particolare i materiali edili.
“Cieli bui” per il risparmio energetico
Per il contenimento della spesa pubblica, il risparmio energetico e l’ammodernamento delle fonti di illuminazione in ambienti pubblici, è prevista l’emanazione di un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri per la definizione di soluzioni tecnologiche adeguate.
Secondo il testo del ddl, si potrà optare per lo spegnimento o l’affievolimento dell’illuminazionedurante tutte o parte delle ore notturne. Per il raggiungimento di questo obiettivo potranno essere utilizzati anche dispositivi automatici.
Il dpcm individuerà anche parte della rete viaria, delle aree urbane o extraurbane e degli archi temporali in cui attuare lo spegnimento e l’affievolimento dell’illuminazione.
L’iniziativa favorirà molto probabilmente la diffusione di soluzioni tecnologiche a spegnimento temporizzato e automatico, in grado di garantire una maggiore efficienza energetica dei dispositivi di illuminazione.
Ritardo dei pagamenti
Il testo del ddl stabilità prevede l’attuazione della direttiva 2011/7/UE sui ritardati pagamenti nelle transazioni commerciali tra imprese e tra imprese e pubbliche amministrazioni.
La direttiva prevede un termine di 30 giorni per i pagamenti, decorsi i quali si applica un tasso di interesse base maggiorato dell’8%. Nelle transazioni tra privati è assicurata invece la libertà contrattuale, ma in genere non si può superare il termine di 60 giorni a meno che il contratto non preveda diversamente. Le eccezioni, dovute a lavorazioni che richiedono tempi di pagamento più estesi, non possono comunque comportare clausole svantaggiose per il creditore.
È stata inoltre confermata la volontà di esercitare la delega conferita dal Parlamento al Governo nell'ambito della legge dello statuto dell’impresa.
Taglio Irpef sui redditi
Il ddl ha anche ridotto di un punto percentuale (da 23 a 22 punti e da 27 a 26) l’aliquota IRPEF sui primi due scaglioni di reddito (da 0 a 15mila euro e da 15mila a 28mila euro).