Geometri: sul ddl 1865, Vicari si appella al Ministro dell’Istruzione
PROFESSIONE
Geometri: sul ddl 1865, Vicari si appella al Ministro dell’Istruzione
La senatrice interviene per ‘‘tutelare la professionalità ed il ruolo dei geometri’’
12/10/2012 - La senatrice del Pdl Simona Vicari torna in campo in prima persona per “tutelare la professionalità ed il ruolo dei geometri” e fa sapere dal suo blog di aver inviato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo.
Vicari, ricordiamo, è prima firmataria del disegno di legge 1865 che estende le competenze progettuali dei geometri e dei periti consentendo loro di occuparsi di progettazione architettonica.
L’iter del provvedimento in Senato era fermo da alcuni mesi ma a fine settembre i geometri, nel corso di una manifestazione nazionale, hanno chiesto di farlo ripartire (leggi tutto).
Nella prima seduta della Commissione dopo tale richiesta, è stato ascoltato il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori il cui Presidente, Leopoldo Freyrie, ha ribadito il “parere assolutamente contrario al ddl 1865” e ha definito “anacronistico proporre norme che, contro le indicazioni comunitarie, estendono le competenze di una categoria a danno di un’altra”, “così come anacronistici e del tutto inutili - ha aggiunto il Presidente del Cnappc - si sono dimostrati tutti i tentativi di forzare la definizione di ‘modesta dimensione’ di una costruzione” (leggi tutto).
Ma Simona Vicari non ci sta e stigmatizza “l’atteggiamento di negazione emerso da parte di Ordini professionali, organi consultivi e giurisdizionali, della competenza dei geometri nelle materie e nelle attività ad esse sottoposte in sede di esame di abilitazione in attuazione della legge”.
Una situazione - a parere di Vicari - non sostenibile ed inaccettabile in quanto “il Ministero ha provveduto annualmente ad individuare la casistica applicativa di competenza dei Geometri sottoposta agli aspiranti Geometri in sede di esame di abilitazione, la cui competenza pratica è stata valutata dalle Commissioni di valutazione all’uopo nominati”.
Inoltre - ricorda Vicari - “a partire dall’anno 1986 il Ministero per la Pubblica Istruzione, oggi Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al fine di valutare la competenza preliminare all’esercizio della professione, ha sottoposto agli aspiranti geometri delle prove scritto-grafiche aventi ad oggetto la redazione di progetti rientranti tra le costruzioni e le materie di competenza degli stessi”.
In definitiva la senatrice chiede al Ministro Profumo di agire per “affermare il valore abilitativo dell’esame di Stato ed evitare la condizione di incertezza determinata da comportamenti fondati su erronee interpretazioni di quanto indicato da questo Ministero nella individuazione delle materie di competenza dei geometri, oggetto dei programmi di esame”.
Vicari, ricordiamo, è prima firmataria del disegno di legge 1865 che estende le competenze progettuali dei geometri e dei periti consentendo loro di occuparsi di progettazione architettonica.
L’iter del provvedimento in Senato era fermo da alcuni mesi ma a fine settembre i geometri, nel corso di una manifestazione nazionale, hanno chiesto di farlo ripartire (leggi tutto).
Nella prima seduta della Commissione dopo tale richiesta, è stato ascoltato il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori il cui Presidente, Leopoldo Freyrie, ha ribadito il “parere assolutamente contrario al ddl 1865” e ha definito “anacronistico proporre norme che, contro le indicazioni comunitarie, estendono le competenze di una categoria a danno di un’altra”, “così come anacronistici e del tutto inutili - ha aggiunto il Presidente del Cnappc - si sono dimostrati tutti i tentativi di forzare la definizione di ‘modesta dimensione’ di una costruzione” (leggi tutto).
Ma Simona Vicari non ci sta e stigmatizza “l’atteggiamento di negazione emerso da parte di Ordini professionali, organi consultivi e giurisdizionali, della competenza dei geometri nelle materie e nelle attività ad esse sottoposte in sede di esame di abilitazione in attuazione della legge”.
Una situazione - a parere di Vicari - non sostenibile ed inaccettabile in quanto “il Ministero ha provveduto annualmente ad individuare la casistica applicativa di competenza dei Geometri sottoposta agli aspiranti Geometri in sede di esame di abilitazione, la cui competenza pratica è stata valutata dalle Commissioni di valutazione all’uopo nominati”.
Inoltre - ricorda Vicari - “a partire dall’anno 1986 il Ministero per la Pubblica Istruzione, oggi Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al fine di valutare la competenza preliminare all’esercizio della professione, ha sottoposto agli aspiranti geometri delle prove scritto-grafiche aventi ad oggetto la redazione di progetti rientranti tra le costruzioni e le materie di competenza degli stessi”.
In definitiva la senatrice chiede al Ministro Profumo di agire per “affermare il valore abilitativo dell’esame di Stato ed evitare la condizione di incertezza determinata da comportamenti fondati su erronee interpretazioni di quanto indicato da questo Ministero nella individuazione delle materie di competenza dei geometri, oggetto dei programmi di esame”.