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Alluvioni, per il Cnappc urgente salvaguardare il territorio

Alluvioni, per il Cnappc urgente salvaguardare il territorio

Gli architetti chiedono con forza un piano di difesa del territorio e di rigenerazione degli edifici

Vedi Aggiornamento del 09/10/2013
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 09/10/2013
14/11/2012 - “Che altro è necessario succeda in Italia perché una classe politica e dei grand commis dello Stato si rendano conto dello stato delle cose? L’Abruzzo, le Cinque Terre, Genova, l’Emilia Romagna e il Mantovano, la Toscana e le palazzine che crollano per lavori o caldaie che scoppiano, le malattie per l’inquinamento, le scuole senza agibilità statica: un rosario tragico di morti, feriti, evacuati, paesaggio sconvolto, pezzi di storia cancellati, ospedali e scuole inagibili, strade e ferrovie interrotte. Che altro deve succedere perché chi governa, a tutti i livelli, si ricordi gli articoli della Costituzione che garantiscono la salute e sicurezza dei cittadini, la tutela dell’ambiente?”
 
Sono le durissime parole di Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
 
Il Presidente del Cnappc ricorda le tante ricerche che documentano lo stato in cui si trova il patrimonio immobiliare italiano, con milioni di edifici a rischio sismico e idrogeologico, nonché il territorio e il paesaggio, sempre più fragili e indifesi. I progettisti hanno fatto conti economici e offerto soluzioni realizzabili in tempo di crisi. “Ma in una Italia sempre più incivile sembra non abbia posto la contabilità delle vite delle persone, dei valori della storia e della natura, di un ecosistema fragile dove le piogge diventano assassine” - afferma Freyrie.
 
E invita “chi governa e legifera con la lente monocola dello spread e del debito” a considerare i costi dei disastri, delle emergenze, delle ricostruzioni, che sono stati ben più alti di quelli della manutenzione del territorio. Senza dimenticare i miliardi spesi negli anni passati per la messa in sicurezza delle aree fragili e “che nessuno sa più da quale vorace burocrazia sono stati dissipati”.
 
E sulla scuola invita a prendere esempio dalla Germania, la quale calcola “che per ogni euro speso in manutenzione e risparmio energetico del patrimonio immobiliare, allo Stato ne tornano quattro sotto forma di gettito fiscale, minori oneri per la disoccupazione, risparmio di costi energetici”.
 
Freyrie ricorda a chi governa, i doveri derivanti dagli articoli della Costituzione Italiana, su cui si è giurato, e della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, sulla protezione della salute e la tutela dell’ambiente. “Chi può - aggiunge - si alzi e alzi la voce in tutte le sedi, in nome e per conto della sicurezza dei cittadini italiani e del nostro habitat, perché la ragioneria dei conti non può e non deve affossare l’alta missione della politica e i doveri di chi serve lo Stato”.
 
Il Cnappc, promette Freyrie, consapevoli dei propri doveri di garantire ai cittadini un habitat sicuro e sano, da oggi non farà più moral suasion o proposte educate: “metteremo in mora davanti all’opinione pubblica, al Parlamento e alle Corti di Giustizia nazionali e europee chiunque non ottemperi al proprio dovere di avviare, subito, un piano di salvaguardia del territorio e di rigenerazione sostenibile del patrimonio edilizio.”
 
Infine, Freyrie annuncia la presentazione di “Fango”, il documentario sull’alluvione delle Cinque Terre del regista Emanuele Piccardo, a Roma martedì 20 novembre alle 18.00 al Cinema Farnese, Campo de’ Fiori, invitando “tutti i componenti del Governo e i parlamentari che non vogliano più solo esprimere solidarietà quando le tragedie si sono ormai compiute, ma prendersi la responsabilità di realizzare un programma serio di rigenerazione dei territori e delle città, misurato economicamente, programmato temporalmente, monitorato sui risultati”.
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