Puglia, fondi ai Comuni per demolire le opere abusive
FINANZIAMENTI
Puglia, fondi ai Comuni per demolire le opere abusive
Beneficiari: Bari, Casamassima (BA), Manfredonia (FG), San Giovanni Rotondo (FG) e San Giorgio (TA)
16/11/2012 - Con una delibera di Giunta, la Regione Puglia attiva le risorse del “Fondo regionale di rotazione per le spese di demolizione delle opere abusive”.
Il fondo è stato introdotto con la LR 15/2012 (Norme in materia di funzioni regionali di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio), ed è finalizzato a concedere ai Comuni anticipazioni sui costi relativi agli interventi di demolizione di opere abusive e di ripristino dello stato dei luoghi (leggi tutto).
A beneficiare dei 150 mila euro disponibili per il 2012 sono i Comuni di Bari, Casamassima (BA), Manfredonia (FG), San Giovanni Rotondo (FG) e San Giorgio (TA).
La delibera approvata detta anche i criteri di priorità che gli Enti beneficiari dovranno seguire nell’utilizzazione dei fondi. In particolare, gli interventi sanatori riguarderanno:
- Abusi in aree appartenenti a enti pubblici e sottoposte a vincolo paesaggistico, o idrogeologico, o ricadenti in aree naturali protette;
- Abusi consistenti in nuove edificazioni in aree private tutelate;
- Abusi che abbiano determinato aumento di volumi o superfici utili in aree private tutelate;
- Abusi in aree pubbliche non sottoposte a vincoli. In ogni caso, dovrà essere data priorità alla demolizione di opere realizzate in aree sottoposte a vincolo di inedificabilità assoluta.
“La tempestiva attuazione della legge, approvata poco più di quattro mesi fa - commenta l’Assessore alla qualità del territorio Angela Barbanente - dimostra che la Regione ha colto nel segno, interpretando la difficoltà incontrata da alcuni Comuni nell’esecuzione in danno delle ordinanze di demolizione, anche per problemi di carattere finanziario”.
“Ovviamente - prosegue la Barbanente - non sono queste le uniche criticità dell’azione amministrativa degli enti preposti alla vigilanza urbanistico-edilizia. Nel frattempo stiamo quindi rafforzando la collaborazione con i Comuni per la prevenzione del fenomeno, con il monitoraggio costante degli abusi e lo scambio di dati, ma siamo anche pronti a esercitare i poteri sostitutivi nel caso in cui sia l’inerzia la ragione del mancato intervento comunale”.
Il fondo è stato introdotto con la LR 15/2012 (Norme in materia di funzioni regionali di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio), ed è finalizzato a concedere ai Comuni anticipazioni sui costi relativi agli interventi di demolizione di opere abusive e di ripristino dello stato dei luoghi (leggi tutto).
A beneficiare dei 150 mila euro disponibili per il 2012 sono i Comuni di Bari, Casamassima (BA), Manfredonia (FG), San Giovanni Rotondo (FG) e San Giorgio (TA).
La delibera approvata detta anche i criteri di priorità che gli Enti beneficiari dovranno seguire nell’utilizzazione dei fondi. In particolare, gli interventi sanatori riguarderanno:
- Abusi in aree appartenenti a enti pubblici e sottoposte a vincolo paesaggistico, o idrogeologico, o ricadenti in aree naturali protette;
- Abusi consistenti in nuove edificazioni in aree private tutelate;
- Abusi che abbiano determinato aumento di volumi o superfici utili in aree private tutelate;
- Abusi in aree pubbliche non sottoposte a vincoli. In ogni caso, dovrà essere data priorità alla demolizione di opere realizzate in aree sottoposte a vincolo di inedificabilità assoluta.
“La tempestiva attuazione della legge, approvata poco più di quattro mesi fa - commenta l’Assessore alla qualità del territorio Angela Barbanente - dimostra che la Regione ha colto nel segno, interpretando la difficoltà incontrata da alcuni Comuni nell’esecuzione in danno delle ordinanze di demolizione, anche per problemi di carattere finanziario”.
“Ovviamente - prosegue la Barbanente - non sono queste le uniche criticità dell’azione amministrativa degli enti preposti alla vigilanza urbanistico-edilizia. Nel frattempo stiamo quindi rafforzando la collaborazione con i Comuni per la prevenzione del fenomeno, con il monitoraggio costante degli abusi e lo scambio di dati, ma siamo anche pronti a esercitare i poteri sostitutivi nel caso in cui sia l’inerzia la ragione del mancato intervento comunale”.