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Contrasto di interessi, misure antievasione nella delega fiscale

Contrasto di interessi, misure antievasione nella delega fiscale

Possibile dedurre dalla dichiarazione dai redditi le spese documentate con scontrino, ricevuta o fattura

Vedi Aggiornamento del 12/12/2012
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 12/12/2012
23/11/2012 - Contrasto di interessi come strumento per sconfiggere l’evasione fiscale insieme a banche dati e redditometro. È la novità contenuta nel ddl sulla delega fiscale, che dopo l’approvazione in prima battuta alla Camera, ha ottenuto il via libera dalla Commissione Finanze del Senato e approderà in Aula.
 
Durante la discussione, la Commissione ha approvato un emendamento in base al quale il Governo dovrà intraprendere una serie di iniziative legislative per far emergere la base imponibile, soprattutto nelle aree e nei settori considerati maggiormente a rischio di mancato rispetto delle obbligazioni tributarie.
 
Con questo sistema, infatti, si cerca di far emergere il lavoro sommerso, che a volte rappresenta una difficoltà in settori come la manutenzione degli immobili e i piccoli interventi connessi al settore edile.
 
Con le nuove norme da emanare dopo l’entrata in vigore della legge delega, spiega il senatore Pd Giuliano Barbolini, capogruppo in Commissione Finanze, una parte delle spese sostenute potrà essere dedotta dalla dichiarazione dei redditi.
 
Come unica condizione per usufruire dell’agevolazione, gli importi delle spese dovranno essere documentati da regolari scontrini, ricevute fiscali e fatture. Condizione che dovrebbe quindi incentivare  i consumatori a richiederli.
 
Tra le altre novità, emerse dopo il passaggio del ddl in Commissione Finanze, c’è la reintroduzione della carbon tax contenuta nella delega sulla tassazione ambientale, che sarà subordinata all’approvazione della direttiva europea sulla tassazione dell'energia.

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