Rating di legalità, l'Antitrust assegnerà le stellette alle imprese
NORMATIVA
Rating di legalità, l'Antitrust assegnerà le stellette alle imprese
Più facile l'accesso al credito e ai finanziamenti pubblici per le aziende senza condanne
19/11/2012 - Accesso ai finanziamenti e al credito bancario più semplice per le imprese senza condanne. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha approvato il regolamento sul rating di legalità delle imprese, previsto dal DL Liberalizzazioni, che sarà operativo entro la fine dell’anno.
Il regolamento individua le modalità con cui assegnare alle imprese dei punteggi da tenere in considerazione per l’accesso ai finanziamenti pubblici e al credito bancario.
Potranno richiedere l’attribuzione del rating le imprese con un fatturato minimo di 2 milioni di euro nell’anno precedente e iscritte da almeno due anni al registro delle imprese.
Dopo aver inviato una domanda attraverso il formulario che l’Antitrust metterà a breve a disposizione sul proprio sito web, alle imprese sarà assegnato un punteggio da una a tre stellette sulla base di controlli incrociati delle domande con i dati a disposizione delle Amministrazioni.
Sarà possibile ottenere una stelletta dichiarando che l’imprenditore, i suoi soci, i rappresentanti e i dirigenti non sono stati condannati per reati tributari o contro la pubblica amministrazione né hanno procedimenti pendenti per reati di mafia.
Nei due anni precedenti alla richiesta, inoltre, l’impresa non deve essere stata condannata per gravi reati contro la concorrenza, la sicurezza sul lavoro e gli obblighi contributivi, né aver subito la revoca di finanziamenti pubblici.
L’Antitrust ha inoltre fissato altri sei requisiti che danno diritto al punteggio massimo di tre stellette. Nel caso in cui ne venga rispettata solo la metà, l’impresa otterrà invece due stellette.
Per raggiungere il punteggio massimo, quindi, l’impresa dovrà:
- rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;
- utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori a quelli di legge;
- adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità alle disposizioni sulle imprese;
- adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsability;
- essere iscritte negli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;
- avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria.
Il rating ha durata biennale e può essere rinnovato su richiesta. La perdita di uno dei requisiti provoca la revoca del rating o il declassamento dell’impresa.
Il regolamento individua le modalità con cui assegnare alle imprese dei punteggi da tenere in considerazione per l’accesso ai finanziamenti pubblici e al credito bancario.
Potranno richiedere l’attribuzione del rating le imprese con un fatturato minimo di 2 milioni di euro nell’anno precedente e iscritte da almeno due anni al registro delle imprese.
Dopo aver inviato una domanda attraverso il formulario che l’Antitrust metterà a breve a disposizione sul proprio sito web, alle imprese sarà assegnato un punteggio da una a tre stellette sulla base di controlli incrociati delle domande con i dati a disposizione delle Amministrazioni.
Sarà possibile ottenere una stelletta dichiarando che l’imprenditore, i suoi soci, i rappresentanti e i dirigenti non sono stati condannati per reati tributari o contro la pubblica amministrazione né hanno procedimenti pendenti per reati di mafia.
Nei due anni precedenti alla richiesta, inoltre, l’impresa non deve essere stata condannata per gravi reati contro la concorrenza, la sicurezza sul lavoro e gli obblighi contributivi, né aver subito la revoca di finanziamenti pubblici.
L’Antitrust ha inoltre fissato altri sei requisiti che danno diritto al punteggio massimo di tre stellette. Nel caso in cui ne venga rispettata solo la metà, l’impresa otterrà invece due stellette.
Per raggiungere il punteggio massimo, quindi, l’impresa dovrà:
- rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;
- utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori a quelli di legge;
- adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità alle disposizioni sulle imprese;
- adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsability;
- essere iscritte negli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;
- avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria.
Il rating ha durata biennale e può essere rinnovato su richiesta. La perdita di uno dei requisiti provoca la revoca del rating o il declassamento dell’impresa.