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Ritardo pagamenti, nuove regole valide anche per i professionisti

Ritardo pagamenti, nuove regole valide anche per i professionisti

Dopo i dubbi del settore costruzioni per i contenuti pubblicati in Gazzetta, da Confprofessioni sintesi sul decreto che attua le norme Ue

Vedi Aggiornamento del 18/07/2017
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 18/07/2017
20/11/2012 - Le nuove regole sui tempi di pagamento valgono anche per i professionisti. È quanto emerge dalle dichiarazioni del presidente di Confprofessioni Gaetano Stella dopo la pubblicazione del decreto per il recepimento della Direttiva 2011/7/Ce.
 
Secondo la sintesi di Confprofessioni, dal prossimo anno i professionisti potranno usufruire dei tempi di pagamento più brevi previsti per le transazioni commerciali, che al loro interno comprendono i “contratti tra imprese o tra imprese e pubbliche amministrazioni, che comportano, in via esclusiva o prevalente, la consegna di merci o la prestazione di servizi contro il pagamento di un prezzo”.
 
Come emerge dalle dichiarazioni si Stella, il decreto estende le nuove regole a tutti i soggetti che già oggi rientrano nella disciplina del codice degli appalti.
 
È inoltre probabile che, a detta di Confprofessioni, tra i servizi menzionati dal decreto rientrino i servizi di progettazione.
 
Tra le altre novità a vantaggio dei professionisti, elencate da Stella, spiccano i tempi certi per la verifica della congruità della prestazione professionale e la somma forfettaria di 40 euro da aggiungere all’importo dovuto al creditore in caso di ritardato pagamento, a titolo di rimborso per le spese di recupero.
 
Ricordiamo che le regole più severe sui tempi di pagamento si applicano ai contratti conclusi a partire dal primo gennaio 2013 e prevedono che le Pubbliche Amministrazioni saldino i pagamenti entro 30 giorni. La nuova disciplina ammette proroghe a 60 giorni in alcuni casi particolari, decorsi i quali si applica un tasso di interesse base maggiorato dell’8%.


Le dichiarazioni di Confprofessioni arrivano a ridosso dell’ondata di dubbi suscitata dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
Secondo gli esponenti del settore costruzioni, la norma non specifica in modo esplicito se i tempi più ristretti per l’erogazione dei pagamenti si estendano anche ai lavori pubblici, che insieme ai servizi e alle forniture compongono la materia degli appalti.
 
Dubbi che il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia ha cercato di risolvere affermando che le nuove norme dovrebbero applicarsi a tutti i settori (Leggi Tutto).
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