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Professionisti, salta la compensazione dei crediti con la PA

Professionisti, salta la compensazione dei crediti con la PA

Sviluppo bis: bocciata l’estensione ai progettisti delle misure contro i ritardati pagamenti

Vedi Aggiornamento del 27/03/2013
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 27/03/2013
05/12/2012 - I professionisti non potranno beneficiare delle misure di certificazione e compensazione dei crediti nei confronti di enti locali, regioni ed enti sanitari. La Commissione Industria del Senato ha respinto la proposta contenuta in un emendamento al ddl sviluppo bis.

Le misure sono state studiate per arginare il problema dei ritardati pagamenti e permettono alle imprese di presentare istanza alle Amministrazioni debitrici, che certificano che il credito è certo, liquido ed esigibile. I i titolari dei crediti possano utilizzarli per il pagamento totale o parziale delle somme dovute per cartelle di pagamento e atti, per tributi erariali, regionali e locali, ma anche per contributi assistenziali e previdenziali, premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, o entrate spettanti all'amministrazione che ha rilasciato la certificazione (Leggi Tutto).

Commentando la decisione della Commissione Industria, il Cnappc, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, ha osservato che“oltre ad essere ostaggi di una Pubblica Amministrazione che impiega anche due anni per approvare un progetto, lo siamo anche della sua insolvenza, magari dopo aver avuto accesso ai fondi comunitari proprio grazie al nostro lavoro”.
 
Nnel frattempo continua il problema dei ritardi dei pagamenti, arrivati a una media di 180 giorni. Al momento, si legge nel comunicato del Cnappc, il debito della Pubblica Amministrazione nei confronti degli architetti ammonta a 500 milioni di euro e causerà probabilmente la chiusura di molti studi.
 
Ricordiamo che ultimamente il tema dei ritardati pagamenti ha suscitato qualche confusione. Dopo il recepimento della Direttiva 2011/7/Ue, che detta tempistiche più brevi per i contratti stipulati a partire dal primo gennaio 2013, è stato sollevato il dubbio che le misure possano non riferirsi anche al settore costruzioni dal momento che nel decreto di recepimento mancherebbe un riferimento esplicito al comparto (Leggi Tutto).
 
Per il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, i servizi di progettazione rientrano tra quelli che beneficiano delle norme contenute nel decreto per il recepimento della Direttiva europea. I professionisti usufruirebbero quindi dei tempi più brevi per i pagamenti (Leggi Tutto).

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