15/01/2012 - Professionisti come piccole imprese, al centro di una campagna europea che attraverso la semplificazione delle regole, l’internazionalizzazione e un più facile accesso ai finanziamenti mira al rilancio dell’economia e dell’occupazione.
Nel piano d’azione
“Imprenditoria 2020”, presentato dalla Commissione Europea la scorsa settimana, emerge come l’imprenditorialità rappresenti la chiave per uscire dalla crisi che grava sul sistema economico dal 2008.
Secondo il piano d’azione della Commissione Ue, però, proprio la crisi porta con sè l’opportunità di superare i limiti che finora hanno ostacolato la crescita, come le difficoltà nell’accesso al credito, le sanzioni in caso di fallimento, i pesanti oneri burocratici e, non da ultimo, un sistema educativo che non offre le giuste basi per una carriera imprenditoriale.
Dato che il mercato di ogni Paese membro è diverso dall’altro e presenta caratteristiche peculiari, il piano d’azione Ue prevede interventi adattabili in base al contesto in cui gli operatori si trovano ad operare. Un principio che, si legge nel documento della Commissione, deve essere applicato in egual misura alle piccole imprese e ai professionisti, intesi come soggetti con alte qualifiche, che forniscono servizi ad alta componente intellettuale svolgendo il proprio lavoro in forma autonoma.
Per il 2013 la Commissione Europea si è quindi impegnata a mettere a punto un gruppo di lavoro in grado di agire secondo tre linee direttrici: semplificazione, internazionalizzazione e accesso al credito.
A detta della Commissione, gli interventi miglioreranno l’attività dei professionisti che al momento, a causa delle loro limitate risorse umane e finanziarie, sono particolarmente esposti alle pesanti procedure burocratiche.
Un altro ambito d’azione in cui l’Ue intende agire è la rimozione delle barriere che impediscono l’accesso alla libera professione.
L’attenzione dell’Unione Europea ai professionisti ha suscitato commenti positivi da parte dell’Adepp, Associazione degli enti previdenziali privati. Il presidente Andrea Camporese si è detto soddisfatto per l’estensione delle misure di promozione e semplificazione individuate per le piccole e medie imprese anche ai liberi professionisti, frutto di una serie di incontri tecnici con la Commissione Europea, Direzione Generale per le imprese e l’industria.
Secondo Camporese, il documento dell’Ue riconosce ai professionisti un ruolo di primo piano per lo sviluppo e l’occupazione, motivo per il quale si rende necessario seguire il professionista durante l’intero ciclo di vita, garantendo e sostenendo la continuità e l’adeguatezza del reddito con programmi di finanziamento e sgravi fiscali, cui anche il futuro Governo dovrebbe dedicare attenzione.