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Sbloccare le Società tra professionisti, l’appello dei tecnici

Sbloccare le Società tra professionisti, l’appello dei tecnici

Consigli nazionali professioni tecniche: ancora in sospeso il decreto urgente per 650 mila professionisti

Vedi Aggiornamento del 08/04/2013
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 08/04/2013
17/01/2012 - Ancora al palo la bozza di decreto sulle STP, società tra professionisti. Lo sblocco del testo, che dovrebbe consentire ai professionisti di svolgere la propria attività secondo i modelli societari del Codice Civile, è stato sollecitato dai Consigli nazionali delle professioni tecniche.
 
Secondo quanto espresso dal raggruppamento, che racchiude i Consigli Nazionali degli Architetti, Chimici, Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Geologi, Geometri, Ingegneri, Periti agrari, Periti industriali e Tecnologi alimentari, ai professionisti italiani servono subito degli strumenti per l’aggregazione, l’interdisciplinarietà e la sinergia, in modo da poter affrontare un mercato sempre più difficile e complesso.
 
Per questo motivo, sostengono i Consigli nazionali delle professioni tecniche, le Società tra Professionisti dovrebbero essere rese possibili da subito, senza demandarne la regolamentazione al prossimo Esecutivo.
 
A detta dei Consigli nazionali, con l’approvazione del decreto si completerebbe l’iter di riforma delle professioni, ma anche il processo di modernizzazione strutturale avviato dal Governo Monti.
 
Ma non solo, perché, sostengono gli esponenti delle professioni tecniche, considerata la pesante crisi che sta attraversando il mercato, le STP costituirebbero una svolta per quasi 650 mila professionisti.
 
Come emerge dalle richieste dei Consigli nazionali, infatti, l’incidenza positiva sui professionisti sarebbe duplice. Da una parte verrebbe meno la condizione di inferiorità rispetto ai colleghi europei, che hanno da tempo la possibilità di costituire società professionali. D’altro canto il provvedimento si pone in linea con le altre misure a sostegno dei giovani e delle nuove attività, come le start up e le “società a 1 euro”.
 
L’iter delle STP è partito all’inizio dello scorso anno con la legge di stabilità 2012 e con la Legge 27/2012 sulle liberalizzazioni.
 
Il procedimento doveva essere completato con un regolamento che indicasse le modalità di conferimento e di esecuzione dell’incarico da parte dei soci professionisti, l’incompatibilità di partecipazione ad altre società tra professionisti e le modalità di assoggettamento dei soci professionisti e delle società al regime disciplinare degli Ordini e Collegi. La bozza, elaborata a giugno 2012, è rimasta però lettera morta nonostante il parere rilasciato dal Consiglio di Stato il mese successivo (Leggi Tutto).
 
La regolamentazione delle STP completerebbe il processo di riforma delle professioni iniziato con l’abolizione delle tariffe professionali e proseguito con il Dpr di riforma 137/2012 che ha dettato le nuove regole per gli ordini professionali, con il DM 140/2012 che ha definito i parametri per la liquidazione dei compensi da parte degli organi giudiziali, e con la bozza per l’individuazione dei corrispettivi da porre a base di gara.
 
Il sollecito dei Consigli nazionali delle professioni tecniche non è la prima manifestazione di insofferenza per la mancata definizione del regolamento sulle STP. All’inizio dell’anno un intervento urgente è stato chiesto dal Cnappc (leggi tutto), mentre a gennaio 2012 la stessa richiesta è stata avanzata dal PAT, organizzazione che raggruppa le categorie professionali dell’area tecnica.
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