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EEQZ, Italia in forte ritardo nel recepire la Direttiva 2010/31/UE

EEQZ, Italia in forte ritardo nel recepire la Direttiva 2010/31/UE

Se la legge nazionale, attesa entro il 9 luglio 2012, non sarà pronta entro marzo 2013, interverrà la Corte di Giustizia europea

Vedi Aggiornamento del 18/06/2013
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 18/06/2013
28/01/2013 - La Commissione Europea ha inviato all’Italia un “parere motivato” con la richiesta di notificare le norme di attuazione della Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia. Lo fa sapere la stessa Commissione con un comunicato del 24 gennaio scorso.
 
La Direttiva 2010/31/UE doveva essere recepita nel diritto nazionale entro il 9 luglio 2012.
 
Secondo la norma comunitaria, gli Stati membri devono stabilire e applicare requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi e per quelli esistenti, assicurare la certificazione della prestazione energetica degli edifici e prescrivere l’ispezione regolare dei sistemi di riscaldamento e di condizionamento. La direttiva obbliga, inoltre, gli Stati ad assicurare che, entro il 2021, tutte le nuove costruzioni siano “Edifici a Energia Quasi Zero”.
 
Se l’Italia non recepirà la Direttiva entro due mesi, quindi entro il 24 marzo 2013, la Commissione potrà decidere di deferirla alla Corte di Giustizia europea.
 
A che punto è l’Italia
Nel nostro Paese il processo legislativo per il recepimento della Direttiva è iniziato con il Ddl Comunitaria 2011 che delega il Governo ad adottare uno o più decreti attuativi della Direttiva. Il Ddl è stato approvato dalla Camera nel febbraio 2012 ma il suo iter si è arrestato al Senato, dove è stato esaminato fino a qualche giorno prima della caduta del Governo Monti. Del decreto attuativo della Direttiva non c’è ancora traccia, benchè a settembre scorso il Ministero dell'Ambiente avesse annunciato che una bozza era all’esame del Governo (leggi tutto).
 
Le Regioni
Più veloci dello Stato centrale sono state invece alcune Regioni, che hanno attuato direttamente la Direttiva comunitaria.
 
È il caso della Provincia di Bolzano che ha imposto che dal 1° gennaio 2015 i nuovi edifici siano almeno in classe CasaClima A (leggi tutto), della Sardegna che ha allo studio un disegno di legge finalizzato a migliorare la prestazione energetica degli edifici (leggi tutto) e della Liguria che ha stabilito che nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni si debbano ridurre i consumi di energia e ha fissato i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici (leggi tutto).
 
Da segnalare la Regione Piemonte che incentiva le imprese di costruzioni che realizzino Edifici a Energia Quasi Zero (leggi tutto).
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