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Dall'Imu 23 miliardi di euro, più colpiti comuni turistici e imprese

Dall'Imu 23 miliardi di euro, più colpiti comuni turistici e imprese

Imposta sull’abitazione principale simile all’Ici ma più progressiva, pagano più i principali capoluoghi

Vedi Aggiornamento del 24/05/2013
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 24/05/2013
18/02/2013 - Ammonta a 23,7 miliardi di euro il gettito Imu del 2012. I dati, diffusi dal Dipartimento delle Finanze, mostrano come circa 26 milioni di contribuenti abbiano pagato 9,9 miliardi di acconto e 13,8 miliardi a titolo di saldo in base alle diverse tipologie di immobili. Dall’analisi stilata dal Def a risultare maggiormente colpite sono imprese, comuni turistici e città con impianti produttivi particolari.
 
Le imposte sull’abitazione principale hanno fatto ricavare 4 miliardi di euro, mentre ogni contribuente in media ha pagato 225 euro. Nell’85% dei casi l’ammontare dell’imposta non ha comunque superato i 400 euro.
 
Come emerge dall’analisi effettuata dal Def, prendendo come riferimento l’aliquota standard, il gettito Imu sulla prima casa è equivalente all’Ici dell’ultimo anno di vigenza, rispettivamente 3,4 e 3,3 miliardi.
 
Con la detrazione fissa di 200 euro, l’Imu sulle abitazioni principali risulta più progressiva dell’Ici. Ciò significa che le abitazioni con rendita inferiore a 660 euro beneficiano di un risparmio dall’applicazione della nuova imposizione sugli immobili rispetto all’Ici.
 
Negli edifici diversi dall’abitazione principale, tra cui non sono compresi terreni, aree fabbricabili e fabbricati rurali, i versamenti di importo maggiore sono stati pagati dalle imprese e dagli immobili a uso diverso dal residenziale.
Complessivamente, l’Imu sugli immobili che non sono prima casa ha fruttato 17,9 miliardi. Le quasi 15,3 milioni di persone fisiche hanno versato un’imposta media di 736 euro, che quasi mai ha superato i 1800 euro. Al contrario, i soggetti diversi dalle persone fisiche, che ammontano a circa 700 mila, hanno pagato in media 9.313 euro.
 
Il Def ha specificato che per gli immobili diversi dall’abitazione principale e non locati l’Imu sostituisce non solo l’Ici, ma anche l’Irpef e le addizionali regionali e comunali che erano dovute fino al periodo d’imposta 2011. Al momento della dichiarazione dei redditi relativa al 2012, i contribuenti beneficeranno di una riduzione Irpef complessiva di 1,6 miliardi, corrispondente in media a circa 93 euro per contribuente.
 
In generale, oltre un quarto del gettito deriva da cinque grandi città, cioè Roma, Milano, Torino, Genova e Napoli. Gli importi medi più elevati sono stati riscontrati in comuni con insediamenti produttivi particolari, come centrali idroelettriche, aeroporti, raffinerie e grandi impianti industriali, dove i contribuenti hanno pagato in media 2 mila euro, o a forte vocazione turistica, in cui l’importo dell’imposta ha superato i mille euro.

Secondo Graziano Delrio, Presidente dell’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, “i dati sui versamenti Imu vanno interpretati alla luce dello sforzo richiesto ai cittadini''. “Il gettito - ha affermato Delrio - risulta infatti aumentato semplicemente perché i Comuni, visti i tagli enormi che hanno subito, sono stati costretti aumentare le aliquote base''.
''In realtà - spiega il Presidente dell’Anci, ai nostri calcoli continua a mancare quasi un miliardi di euro di gettito”.
 
Di parere contrario il Sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani. Secondo Ceriani, ''la posizione dei Comuni e' comprensibile, poiché sono un comparto della finanza pubblica sul quale il governo precedente ha effettuato i maggiori tagli, dopo di che c'e' stata anche la spending review''.
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