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Proroga del 55% nella Strategia energetica nazionale approvata

Proroga del 55% nella Strategia energetica nazionale approvata

Proposta la differenziazione delle percentuali detraibili in base agli interventi e una pianificazione urbanistica all’insegna dell’efficienza

Vedi Aggiornamento del 10/05/2013
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 10/05/2013
12/03/2013 - Proroga delle detrazioni fiscali e pianificazione urbanistica all’insegna dell’efficienza energetica. Sono alcuni dei pilastri su cui poggia la Sen, Strategia energetica nazionale, approvata dai Ministri uscenti Clini e Passera con cui si delineano le misure per il raggiungimento di una maggiore sostenibilità entro il 2020.
 
Il documento approvato, che Edilportale è in grado di anticipare, cerca di rispondere a quattro sfide: abbassare i prezzi dell’energia, che sono più alti rispetto agli altri Paesi Ue, raggiungere e superare l’obiettivo di decarbonizzazione dell’economia, rendere l’approvvigionamento di energia più sicuro e meno dipendente dall’estero, favorire la crescita sostenibile.
 
Il raggiungimento degli obiettivi si articola in sette priorità: efficienza energetica, mercato competitivo del gas, sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, sviluppo delle infrastrutture e del mercato elettrico, ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione di carburanti, produzione sostenibile di idrocarburi e modernizzazione del sistema di governance.
 
Incentivi per l’efficienza energetica
Secondo il testo approvato, grazie al Paee, piano di azione sull’efficienza energetica, sono già stati raggiunti risultati importanti. Dal 2007, ad esempio, sono stati attivati i certificati bianchi, le detrazioni del 55% per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici e il Conto termico.
 
Nonostante il successo ottenuto, le misure si sono scontrate con gli alti investimenti iniziali richiesti e la scarsa consapevolezza sui potenziali risparmi. Per questi motivi la Sen si propone di prorogare il periodo di vigenza delle detrazioni fiscali del 55% introducendo delle correzioni in grado di rendere più efficiente ed efficace il meccanismo incentivante.
 
Si pensa quindi ad una differenziazione della percentuale di spesa detraibile, così come a parametri di costo massimo ammissibile in base alla tipologia di intervento effettuato, ma anche a sistemi per evitare la sovrapposizione con altri incentivi.
 
Secondo la Sen, dovrebbe inoltre essere studiata un’incentivazione diretta a favore delle Pubbliche Amministrazioni, che per vincoli di bilancio o per l’impossibilità di accedere a determinati bonus finora hanno avuto difficoltà ad avviare gli interventi di riqualificazione energetica.
 
La Sen pensa poi ad incoraggiare la cogenerazione ad alto rendimento incentivando non solo le nuove installazioni, ma anche la sostituzione degli impianti esistenti.
 
Ai sensi del testo approvato, il risparmio energetico passa anche attraverso la gestione urbanistica delle città. Nell’ambito del progetto Smart Cities, la Sen si popone quindi di avviare modelli di pianificazione innovativa dei servizi urbani e dei flussi energetici.
 
Le reazioni degli ambientalisti
La firma del decreto ha suscitato un’ondata di polemiche nel mondo ambientalista. Per il deputato del Pd e responsabile green economy Ermete Realacci è inaccettabile che un governo in scadenza approvi un documento tanto importante senza un passaggio parlamentare.
 
Secondo Greenpeace, Legambiente e Wwf, l’approvazione sarebbe un “colpo di mano” a tutela delle fonti fossili. A detta delle associazioni ambientaliste, il Governo uscente dovrebbe essere in carica solo per gli affari correnti di ordinaria amministrazione, mentre la Strategia energetica nazionale rientra nella programmazione strategica.
 
Rispondendo a queste lamentele, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha sottolineato invece che il documento approvato ha chiuso il suo iter dopo una consultazione pubblica di cui le Amministrazioni competenti hanno preso atto.
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