Umbria, adottata una legge per la prevenzione delle cadute dall’alto
SICUREZZA
Umbria, adottata una legge per la prevenzione delle cadute dall’alto
Sicurezza anche per gli impianti energetici rinnovabili. Ci sarà un regolamento apposito per l’attività edilizia
27/03/2013 - Dalla Regione Umbria è in arrivo una legge che disciplina le norme in materia di prevenzione delle cadute dall’alto.
Dopo il parere favorevole del Consiglio delle Autonomie locali, il provvedimento è stato adottato dalla Giunta ed ora si attende l’approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale.
“In questo atto - ha spiegato l’assessore regionale alla sicurezza, Stefano Vinti - si definisce innanzitutto l’ambito di applicazione che è costituito da qualsiasi attività che espone le persone al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a due metri, rispetto ad un piano stabile”.
Il testo adottato disciplina, in particolare, lo svolgimento in sicurezza delle attività connesse alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e delle attività di tutela e valorizzazione ambientale.
Con successivi regolamenti, inoltre, la Giunta regionale disciplinerà le attività riguardanti l’edilizia, l’industria, l’agricoltura e l’allestimento di strutture provvisorie utili allo svolgimento di spettacoli o altre forme d’intrattenimento.
“I soggetti interessati - ha sottolineato Vinti - non sono solo i lavoratori che, in materia di tutela della salute e sicurezza e responsabilità ad esse connesse, sono soggetti al Testo unico per la sicurezza, ma anche semplici cittadini che sono interessati al fenomeno delle cadute dall’alto sia quando commissionano anche una minima manutenzione sulla copertura o sulla facciata del proprio edificio, che quando lo eseguono in proprio; ed i settori coinvolti dall’esigenza di regolare le modalità di accesso in quota non sono soltanto quelli dell’edilizia ma anche quelli appartenenti al comparto industriale o al comparto agricolo”.
“In Umbria - ha concluso l’assessore - la stessa copertura dell’edificio diventa un luogo di lavoro, un cantiere che per le sue peculiarità possiede caratteristiche di rischio elevato e per tale motivo è un luogo il cui accesso deve essere permesso solo a chi è in grado di farlo in sicurezza, evitando inutili e pericolosissimi “fai da te””.
Dopo il parere favorevole del Consiglio delle Autonomie locali, il provvedimento è stato adottato dalla Giunta ed ora si attende l’approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale.
“In questo atto - ha spiegato l’assessore regionale alla sicurezza, Stefano Vinti - si definisce innanzitutto l’ambito di applicazione che è costituito da qualsiasi attività che espone le persone al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a due metri, rispetto ad un piano stabile”.
Il testo adottato disciplina, in particolare, lo svolgimento in sicurezza delle attività connesse alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e delle attività di tutela e valorizzazione ambientale.
Con successivi regolamenti, inoltre, la Giunta regionale disciplinerà le attività riguardanti l’edilizia, l’industria, l’agricoltura e l’allestimento di strutture provvisorie utili allo svolgimento di spettacoli o altre forme d’intrattenimento.
“I soggetti interessati - ha sottolineato Vinti - non sono solo i lavoratori che, in materia di tutela della salute e sicurezza e responsabilità ad esse connesse, sono soggetti al Testo unico per la sicurezza, ma anche semplici cittadini che sono interessati al fenomeno delle cadute dall’alto sia quando commissionano anche una minima manutenzione sulla copertura o sulla facciata del proprio edificio, che quando lo eseguono in proprio; ed i settori coinvolti dall’esigenza di regolare le modalità di accesso in quota non sono soltanto quelli dell’edilizia ma anche quelli appartenenti al comparto industriale o al comparto agricolo”.
“In Umbria - ha concluso l’assessore - la stessa copertura dell’edificio diventa un luogo di lavoro, un cantiere che per le sue peculiarità possiede caratteristiche di rischio elevato e per tale motivo è un luogo il cui accesso deve essere permesso solo a chi è in grado di farlo in sicurezza, evitando inutili e pericolosissimi “fai da te””.