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Ancora un trimestre nero per le gare di progettazione

Ancora un trimestre nero per le gare di progettazione

Oice: ogni punto percentuale perso corrisponde a imprese e studi professionali che chiudono

Vedi Aggiornamento del 25/10/2013
Vedi Aggiornamento del 25/10/2013
19/04/2013 - Gare per soli 72,4 milioni di euro per servizi di ingegneria e architettura nel primo trimestre 2013, con una perdita del 6% rispetto al primo trimestre 2012, ma facendo il confronto con la media del valore messo in gara nel primo trimestre degli ultimi cinque anni la perdita raggiunge il 60%.

In dettaglio, secondo l’aggiornamento al 31 marzo 2013 dell’Osservatorio Oice-Informatel, le gare per servizi di ingegneria e architettura bandite nel mese sono state 353 (di cui solo 19 sopra soglia), per un importo complessivo di 19,3 milioni di euro (7,4 sopra soglia). Rispetto al mese di marzo 2012 il numero delle gare cresce del 10,3% (-34,5% sopra soglia e +14,8% sotto soglia) e il loro valore cala del 24,1% (-48,4% sopra soglia e +6,9% sotto soglia).

Negativo, come detto, il confronto tra il primo trimestre 2012 e 2013: nei mesi di gennaio-marzo 2013 sono state bandite 1.006 gare per un importo complessivo di 72,4 milioni di euro che, rispetto al primo trimestre del 2012, crescono del 4,8% nel numero (-15,2% sopra soglia e +6,6% sotto soglia) e calano del 6,0% nel valore (-16,4% sopra soglia e +6,2% sotto soglia).

Sono sempre alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti fino a marzo il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2011 è al 38,9%, per quelle indette nel 2012 è al 33,8%. Il ribasso raggiunge il 60% nell’aggiudicazione della gara pubblicata dall’Università degli studi di Milano per la progettazione preliminare, la direzione lavori, contabilità ecc., per la ristrutturazione del complesso edilizio sito in Milano, via Mercalli 23, con un importo a base d’asta di 1.181.249 euro, aggiudicata per 472.499 euro.

“Le gare d’ingegneria e architettura per il mercato pubblico sono un terribile termometro di come l’Italia sta affrontando questa crisi - ha dichiarato Luigi Iperti, Vice Presidente Vicario OICE. La temperatura sta scendendo a zero. Non solo non si realizzano opere pubbliche ed infrastrutture ma neanche si pensa a progettarle. Sembra che le nostre amministrazioni non vedano un futuro altrimenti si concentrerebbero almeno sui progetti, che richiedono investimenti limitati, per averli pronti nel momento in cui fossero disponibili i fondi per le costruzioni”.
 
“Questo ci dicono i consuntivi del mercato dell’ingegneria di marzo e del primo trimestre 2013 - ha proseguito Iperti - e riflettiamo che, per ogni punto percentuale perso, cresce il numero delle imprese e degli studi professionali che chiudono. La stretta della spesa pubblica sta strangolando il nostro settore e, solo rivedendo i vincoli del patto di stabilità che penalizzano gli investimenti e impediscono anche ai comuni virtuosi di pagare le imprese, si potrà iniziare ad intravedere una via di uscita”.
 
“Ma occorre fare presto perché le imprese non hanno più ossigeno, le banche non si espongono più e i prossimi mesi saranno ancora più duri di quelli che abbiamo alle spalle. Occorre subito dare vita ad un Governo che prenda in mano il Paese e dia una rapida indicazione delle priorità. Ed una delle priorità - ha concluso Iperti - è riprendere a portare avanti i progetti. I finanziamenti richiesti, rispetto all’ammontare delle opere, sono minimi e consentirebbero di dare un forte segnale di ottimismo verso il futuro oltre a contribuire a salvare un knowhow ingegneristico di enorme valore che rischia di essere irrimediabilmente disperso”.
 
 
Fonte: OICE
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