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Terre e rocce, l’Umbria presenta il regolamento per i piccoli cantieri

Terre e rocce, l’Umbria presenta il regolamento per i piccoli cantieri

Disciplinata la ricerca dei fattori inquinanti sui materiali da scavo con semplificazioni per le PMI

Vedi Aggiornamento del 15/10/2014
di Giovanni Carbone
Vedi Aggiornamento del 15/10/2014
02/05/2013 - Dopo Friuli, Veneto e Liguria anche la regione Umbria si appresta a disciplinare la gestione di terre e rocce da scavo nei piccoli cantieri.
La proposta di regolamento è stata illustrata dall’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti, al “Tavolo delle costruzioni” che riunisce rappresentanti delle imprese del settore, degli Ordini e Collegi professionali e delle organizzazioni sindacali di categoria.
 
Oltre a fornire disposizioni per la gestione dei movimenti terra inferiori a 6000 mc, la norma regola l’esecuzione delle analisi chimiche per la ricerca dei fattori inquinanti sui materiali da scavo con l’obiettivo i ridurre tempi e costi per le piccole e medie imprese del settore.
 
“Gli adempimenti onerosi - ha rilevato Rometti - previsti per le grandi opere sopra 150 mila mc valgono anche per le piccole opere, provocando di fatto la paralisi delle attività delle piccole imprese; pertanto, in attesa della disciplina semplificativa gli uffici regionali hanno predisposto un regolamento che prevede tre diversi livelli di gestione, per i lavori di pronto intervento, quelli di sistemazione di aree di pertinenza e altri cantieri di piccola dimensione, con quantitativo di materiale scavato non superiore a 6000 mc”.
 
“L’idoneità dei terreni - ha precisato l’assessore - e il riutilizzo in altro sito sarà attestata dal tecnico dell’impresa anche senza effettuare analisi chimiche, a meno che i terreni non provengano da aree a “presunta contaminazione” o comunque, durante lo scavo, si ravvisino elementi o condizioni che facciano sospettare la presenza di inquinanti”.
 
A livello nazionale la gestione delle terre e rocce da scavo è disciplinata dal Dlgs 152/2006 (Codice Ambiente) e dal DM 161/2012 mentre, per cantieri che generano volumetrie di terra inferiori a 6000 mc, la normativa rimanda ad un decreto interministeriale che ad oggi ancora non esiste.
 
Durante l’incontro sono stati discussi ulteriori provvedimenti anti-crisi a favore del settore delle costruzioni; a tal riguardo la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore Rometti presenteranno domani, 3 maggio 2013, un bando regionale sui Programmi integrati di sviluppo urbano “Puc3” per la rivitalizzazione e riqualificazione di aree e centri urbani, destinato ai Comuni con popolazione non superiore a 10mila abitanti.

Saranno selezionati, dunque, piani urbani complessi per la valorizzazione urbana dei piccoli Comuni con azioni di riqualificazione, recupero edilizio, miglioramento dell’accessibilità, dislocazione di servizi, insediamento e sviluppo delle attività economiche.
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