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Conto Energia, ok agli incentivi anche se la PA si pronuncia in ritardo

Conto Energia, ok agli incentivi anche se la PA si pronuncia in ritardo

CdS: se il privato che realizza l’impianto fotovoltaico presenta la domanda nei termini va inserito in graduatoria

Vedi Aggiornamento del 26/06/2013
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 26/06/2013
15/05/2013 - Un soggetto che ha realizzato un impianto fotovoltaico non può essere escluso dagli incentivi per ritardi imputabili alla Pubblica Amministrazione. Lo ha affermato il Consiglio di Stato con la sentenza 2005/2013.
 
Il Consiglio di Stato ha valutato il caso di un soggetto che aveva presentato ricorso contro il Gse, Gestore del servizi energetici, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente perché fosse annullata la graduatoria con cui era stato escluso dagli incentivi del Quarto Conto Energia.
 
Esaminando il caso, il CdS ha rilevato che il privato aveva presentato al Comune la domanda di idoneità del titolo edilizio dell’impianto fotovoltaico realizzato entro i termini stabiliti per poter usufruire degli incentivi.
 
Al contrario, per una serie di perplessità interpretative sul DM 5 maggio 2011 - Quarto Conto Energia, e sulla competenza del Comune a rilasciare questo tipo di attestazioni, la Pubblica Amministrazione si era pronunciata in ritardo, comportando l’esclusione dalla graduatoria.
 
Il Consiglio di Stato ha però sottolineato che i ritardi della Pubblica Amministrazione non possono procurare un danno al privato.
 
Allo stesso tempo, a detta del CdS, secondo la logica della leale collaborazione il Gse dopo aver verificato che la domanda era stata presentata in tempo utile, avrebbe dovuto fissare un termine per consentire al privato di integrare la documentazione.
 
Dopo l’annullamento della graduatoria, il soggetto che ha realizzato l’impianto fotovoltaico è stato quindi ammesso agli incentivi.

 
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