
Dalla Regione Basilicata una guida per gli interventi strutturali
STRUTTURALE
Dalla Regione Basilicata una guida per gli interventi strutturali
Chiarimenti anche sulle responsabilità del tecnico rispetto al progetto e ai dettagli costruttivi
Vedi Aggiornamento
del 02/02/2017
22/05/2013 - La Giunta della Regione Basilicata ha adottato un documento recante “Orientamenti interpretativi sugli interventi locali o di riparazione in edifici esistenti”.
Il documento ha lo scopo di uniformare, su tutto il territorio regionale, le procedure sui più diffusi interventi di carattere strutturale eseguiti sugli edifici esistenti, in riferimento alle previsioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni introdotte con il DM 14 gennaio 2008.
In dettaglio, il documento indica le norme da considerare per la realizzazione di interventi su murature, pareti in cemento armato, coperture, balconi, gronde, sbalzi, logge, verande, porticati e sottotetti e fornisce chiarimenti sulle responsabilità del progettista rispetto al progetto edilizio e ai dettagli costruttivi.
“Il documento - ha commentato l’assessore alle infrastrutture, Luca Braia - tiene conto di quanto fatto in altre Regioni ed in particolare dall’Ufficio Tecnico del Genio Civile Area vasta di Firenze, Arezzo, Prato e Pistoia e dei risultati di un Comitato Tecnico Scientifico istituito nel 2010 dalla Regione Toscana”.
“Le indicazioni contenute - ha spiegato l’assessore - non vogliono sostituirsi alle norme tecniche nazionali né dare l’interpretazione autentica delle stesse, ma fornire un possibile orientamento applicativo ai tecnici progettisti nell’affrontare la complessa e vastissima tematica degli interventi sugli edifici esistenti; per tale motivo le indicazioni non sono da considerarsi strettamente prescrittive ma indicative, restando nella responsabilità del progettista la scelta dei criteri e delle valutazioni progettuali”.
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Il documento ha lo scopo di uniformare, su tutto il territorio regionale, le procedure sui più diffusi interventi di carattere strutturale eseguiti sugli edifici esistenti, in riferimento alle previsioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni introdotte con il DM 14 gennaio 2008.
In dettaglio, il documento indica le norme da considerare per la realizzazione di interventi su murature, pareti in cemento armato, coperture, balconi, gronde, sbalzi, logge, verande, porticati e sottotetti e fornisce chiarimenti sulle responsabilità del progettista rispetto al progetto edilizio e ai dettagli costruttivi.
“Il documento - ha commentato l’assessore alle infrastrutture, Luca Braia - tiene conto di quanto fatto in altre Regioni ed in particolare dall’Ufficio Tecnico del Genio Civile Area vasta di Firenze, Arezzo, Prato e Pistoia e dei risultati di un Comitato Tecnico Scientifico istituito nel 2010 dalla Regione Toscana”.
“Le indicazioni contenute - ha spiegato l’assessore - non vogliono sostituirsi alle norme tecniche nazionali né dare l’interpretazione autentica delle stesse, ma fornire un possibile orientamento applicativo ai tecnici progettisti nell’affrontare la complessa e vastissima tematica degli interventi sugli edifici esistenti; per tale motivo le indicazioni non sono da considerarsi strettamente prescrittive ma indicative, restando nella responsabilità del progettista la scelta dei criteri e delle valutazioni progettuali”.
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