Il titolo abilitativo non dà diritto di passaggio su suolo privato

14/05/2013 - Il rilascio del permesso di costruire non dà automaticamente il diritto di passaggio su un suolo privato senza il consenso del proprietario. Si è espresso in questi termini il Consiglio di Stato con la sentenza 2416/2013.
 
Il principio vale anche quando l’area, pur essendo privata, è ad uso pubblico, perché il titolo abilitativo creerebbe automaticamente una “servitù” a carico dell’area.
 
Il Consiglio di Stato ha spiegato che si tratterebbe di una situazione impropria. Secondo la normativa vigente, infatti, se l’area non dovesse più essere utilizzata per fini pubblici potrebbe tornare nella completa disponibilità del proprietario. In presenza di una servitù questo non sarebbe possibile perché il proprietario, senza aver dato il proprio consenso, sarebbe obbligato a permettere il passaggio sui suoli di sua proprietà.
 
Nel caso preso in esame dal Consiglio di Stato, una cooperativa, proprietaria di una strada privata ad uso pubblico, aveva impugnato il permesso di costruire rilasciato ad un’impresa di costruzione, che le consentiva di accedere ai fabbricati realizzati, utilizzando la strada di proprietà della cooperativa.
 
Nella controversia si sono scontrate due scuole di pensiero. Da una parte il Tribunale Amministrativo, interpellato in prima istanza, aveva annullato il permesso di costruire perché rilasciato senza il consenso della cooperativa proprietaria. Dall’altro, l’impresa di costruzione sosteneva che, trattandosi di una strada aperta al pubblico transito, il consenso non fosse necessario.
 
Il Consiglio di Stato ha dovuto quindi valutare se la cooperativa potesse disporre della strada visto che questa era posta al pubblico servizio e ha concluso che il consenso al passaggio è sempre necessario, e che in sua assenza non può essere rilasciato il titolo abilitativo.