
Umbria, 5 milioni di euro per infrastrutture ed edilizia pubblica
LAVORI PUBBLICI
Umbria, 5 milioni di euro per infrastrutture ed edilizia pubblica
Il bando è destinato ai piccoli Comuni e sarà gestito interamente on-line
Vedi Aggiornamento
del 27/11/2013
15/07/2013 - Cinque milioni di euro per interventi di valorizzazione e recupero delle infrastrutture e del patrimonio edilizio pubblico. È il contenuto del bando approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria e presentato nei giorni scorsi a Perugia.
Il bando - emanato in attuazione del PAR FSC 2007-2013 Asse IV Azione 3.1 “Interventi per la rivitalizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici” - è rivolto ai Comuni con popolazione fino a 10mila abitanti ed è relativo agli interventi di valorizzazione e recupero delle infrastrutture e del patrimonio edilizio pubblico (un milione di euro sarà destinato al finanziamento di interventi sugli edifici scolastici pubblici).
Sarà anche il primo bando regionale gestito interamente on-line nel rapporto tra Comuni e Regione, con l’eliminazione totale dei documenti cartacei.
“Vogliamo sostenere - ha affermato l’assessore ai lavori pubblici Stefano Vinti - tutti quegli interventi volti alla rivitalizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici nei cosiddetti piccoli Comuni, da realizzare nell’ambito di progetti integrati e volti ad elevare la qualità del contesto urbano, in termini di miglioramento della vivibilità complessiva, dell’accessibilità, della fruizione dei servizi”.
“Ma soprattutto - ha aggiunto Vinti - vogliamo dare una boccata di ossigeno concreta a questi Comuni ed al sistema dell’imprese umbre, mettendo a disposizione una quota consistente dei Fondi Fas per i piccoli interventi (max 300.000 euro) indispensabili per realizzare quei lavori che i Comuni non riescono a realizzare a causa del drastico taglio di trasferimenti statali. Nei giorni scorsi, presentando il rapporto dell’Osservatorio regionale sugli appalti ed i contratti realizzati nel 2012, abbiamo preso coscienza di dati assolutamente drammatici”.
“I Comuni - ha continuato Vinti - sono passati da 91 a 21 milioni di risorse impegnate nei settori tradizionalmente di loro competenza quali strade, acquedotti fognature ecc. Mentre i mutui contratti dagli enti locali umbri sono scesi dai 23 del 2011 ai 10 del 2012. Certamente i cinque milioni disponibili non potranno risolvere tutti i problemi, ma vogliono essere un segnale che l’Umbria dà per indicare la rotta utile a far ripartire l’economia, soffocata da tagli, patti di stabilità e burocrazia che non fanno altro che paralizzare il sistema causando l’aggravarsi della crisi ed il disagio sociale nelle famiglie, nonchè la perdita di migliaia di posti di lavoro”.
Per limitare gli investimenti a basso impatto, saranno selezionati gli interventi che dimostrano una diretta connessione con programmi urbani o intercomunali già realizzati o in corso di realizzazione e/o con iniziative strategiche e progettuali di natura integrata che dimostrano il raggiungimento di risultati rilevanti nei singoli territori o aree urbane e che contribuiscono alla promozione della qualità architettonica, dell'edilizia e della mobilità sostenibile.
Dovranno essere interventi realizzati su edifici esistenti da almeno 70 anni dalla data di pubblicazione del Bando sul Bollettino Regionale della Regione Umbria e lavori di recupero e restauro del patrimonio storico edificato e miglioramento dell’accessibilità ai centri storici. Queste tipologie di interventi saranno orientate prevalentemente ai centri medi e piccoli ed i Comuni dovranno impegnarsi ad un cofinanziamento minimo del 20%.
Le richieste dei Comuni fino a 5.000 abitanti acquisiranno priorità a parità di punteggio di valutazione. Le domande di finanziamento dovranno essere presentate entro 60 giorni a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione Bando nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. I lavori dovranno essere conclusi entro il 25 settembre 2016.
Il bando - emanato in attuazione del PAR FSC 2007-2013 Asse IV Azione 3.1 “Interventi per la rivitalizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici” - è rivolto ai Comuni con popolazione fino a 10mila abitanti ed è relativo agli interventi di valorizzazione e recupero delle infrastrutture e del patrimonio edilizio pubblico (un milione di euro sarà destinato al finanziamento di interventi sugli edifici scolastici pubblici).
Sarà anche il primo bando regionale gestito interamente on-line nel rapporto tra Comuni e Regione, con l’eliminazione totale dei documenti cartacei.
“Vogliamo sostenere - ha affermato l’assessore ai lavori pubblici Stefano Vinti - tutti quegli interventi volti alla rivitalizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici nei cosiddetti piccoli Comuni, da realizzare nell’ambito di progetti integrati e volti ad elevare la qualità del contesto urbano, in termini di miglioramento della vivibilità complessiva, dell’accessibilità, della fruizione dei servizi”.
“Ma soprattutto - ha aggiunto Vinti - vogliamo dare una boccata di ossigeno concreta a questi Comuni ed al sistema dell’imprese umbre, mettendo a disposizione una quota consistente dei Fondi Fas per i piccoli interventi (max 300.000 euro) indispensabili per realizzare quei lavori che i Comuni non riescono a realizzare a causa del drastico taglio di trasferimenti statali. Nei giorni scorsi, presentando il rapporto dell’Osservatorio regionale sugli appalti ed i contratti realizzati nel 2012, abbiamo preso coscienza di dati assolutamente drammatici”.
“I Comuni - ha continuato Vinti - sono passati da 91 a 21 milioni di risorse impegnate nei settori tradizionalmente di loro competenza quali strade, acquedotti fognature ecc. Mentre i mutui contratti dagli enti locali umbri sono scesi dai 23 del 2011 ai 10 del 2012. Certamente i cinque milioni disponibili non potranno risolvere tutti i problemi, ma vogliono essere un segnale che l’Umbria dà per indicare la rotta utile a far ripartire l’economia, soffocata da tagli, patti di stabilità e burocrazia che non fanno altro che paralizzare il sistema causando l’aggravarsi della crisi ed il disagio sociale nelle famiglie, nonchè la perdita di migliaia di posti di lavoro”.
Per limitare gli investimenti a basso impatto, saranno selezionati gli interventi che dimostrano una diretta connessione con programmi urbani o intercomunali già realizzati o in corso di realizzazione e/o con iniziative strategiche e progettuali di natura integrata che dimostrano il raggiungimento di risultati rilevanti nei singoli territori o aree urbane e che contribuiscono alla promozione della qualità architettonica, dell'edilizia e della mobilità sostenibile.
Dovranno essere interventi realizzati su edifici esistenti da almeno 70 anni dalla data di pubblicazione del Bando sul Bollettino Regionale della Regione Umbria e lavori di recupero e restauro del patrimonio storico edificato e miglioramento dell’accessibilità ai centri storici. Queste tipologie di interventi saranno orientate prevalentemente ai centri medi e piccoli ed i Comuni dovranno impegnarsi ad un cofinanziamento minimo del 20%.
Le richieste dei Comuni fino a 5.000 abitanti acquisiranno priorità a parità di punteggio di valutazione. Le domande di finanziamento dovranno essere presentate entro 60 giorni a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione Bando nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. I lavori dovranno essere conclusi entro il 25 settembre 2016.