
In Gazzetta il DL ‘Valore Cultura’: misure urgenti per i beni culturali
Fondi per i Nuovi Uffizi a Firenze, il Museo della Shoah di Ferrara e il Progetto Pompei; nuovi spazi per la produzione di arte contemporanea
27/08/2013 - 8 milioni di euro per il completamento del progetto Nuovi Uffizi a Firenze, 4 milioni di euro per la realizzazione della sede del Museo della Shoah di Ferrara, 2 milioni di euro per una serie di siti che necessitano di interventi urgenti dei Beni Culturali.
Sono alcuni dei contenuti del Decreto-Legge “Valore Cultura” recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei Beni e delle Attività Culturali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Per gestire al meglio le aperture dei musei, il Ministero potrà razionalizzare i fondi interni. Gli introiti della vendita dei biglietti e i proventi del merchandising relativi ai siti culturali, che con la Finanziaria 2008 erano stati ridotti fino all’attuale 10-15%, saranno riassegnati interamente al MiBAC.
Alcuni spazi statali e demaniali saranno destinati alla realizzazione di centri di produzione di arte contemporanea. Sulla base di bandi pubblici a rotazione semestrale, gli spazi saranno affidati alla gestione di artisti under 35; in questo modo, sull’esempio di «59 Rivoli» a Parigi, saranno creati spazi all’interno delle città in cui gli artisti potranno esprimersi creativamente e ricercare nuove forme di espressione.
Inoltre, per facilitare l’accesso e la fruizione del patrimonio culturale da parte del pubblico, il MiBAC attuerà un programma straordinario di inventariazione e digitalizzazione, selezionando 500 laureati under 35 che potranno svolgere un tirocinio di 12 mesi. Il progetto pilota partirà nelle regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con i primi 100 ragazzi.
Un capitolo riguarda Pompei: per gestire e coordinare gli interventi e gli appalti fuori e dentro il sito archeologico, sarà istituita la figura di un Direttore generale del “Progetto Pompei” che dovrà definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese.
Ulteriori misure contenute nel Decreto-legge riguardano il rilancio del cinema, delle attività musicali e per lo spettacolo dal vivo e l’efficientamento della spesa pubblica per il sistema dei beni e delle attività culturali.
Sono alcuni dei contenuti del Decreto-Legge “Valore Cultura” recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei Beni e delle Attività Culturali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Per gestire al meglio le aperture dei musei, il Ministero potrà razionalizzare i fondi interni. Gli introiti della vendita dei biglietti e i proventi del merchandising relativi ai siti culturali, che con la Finanziaria 2008 erano stati ridotti fino all’attuale 10-15%, saranno riassegnati interamente al MiBAC.
Alcuni spazi statali e demaniali saranno destinati alla realizzazione di centri di produzione di arte contemporanea. Sulla base di bandi pubblici a rotazione semestrale, gli spazi saranno affidati alla gestione di artisti under 35; in questo modo, sull’esempio di «59 Rivoli» a Parigi, saranno creati spazi all’interno delle città in cui gli artisti potranno esprimersi creativamente e ricercare nuove forme di espressione.
Inoltre, per facilitare l’accesso e la fruizione del patrimonio culturale da parte del pubblico, il MiBAC attuerà un programma straordinario di inventariazione e digitalizzazione, selezionando 500 laureati under 35 che potranno svolgere un tirocinio di 12 mesi. Il progetto pilota partirà nelle regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con i primi 100 ragazzi.
Un capitolo riguarda Pompei: per gestire e coordinare gli interventi e gli appalti fuori e dentro il sito archeologico, sarà istituita la figura di un Direttore generale del “Progetto Pompei” che dovrà definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese.
Ulteriori misure contenute nel Decreto-legge riguardano il rilancio del cinema, delle attività musicali e per lo spettacolo dal vivo e l’efficientamento della spesa pubblica per il sistema dei beni e delle attività culturali.